I test di ammissione a medicina alla Sapienza di Roma (foto Ansa)

bandiera bianca

State in guardia dai medici cavillosi

Antonio Gurrado

Il test di ammissione a medicina quest'anno scatenerà una pioggia di ricorsi. Così le matricole svilupperanno una capacità di intortare i loro pazienti

Non è più questione di chi controllerà i controllori, o di chi esaminerà gli esaminatori, bensì di chi selezionerà i selezionati e ricorrerà contro i ricorsi. Il test di ammissione a medicina è finito, come dicono i giornali, sotto la lente d’ingrandimento per via di alcuni vizi di forma. Una domanda di chimica era stata erroneamente inserita fra quelle di logica. La soluzione a un quesito di biologia era stata formulata in maniera ambigua. E una delle domande di logica non risultava congruente con il regolamento del quiz. Ce n’è abbastanza per una pioggia di ricorsi da parte degli esclusi, ma anche per la ripetizione del test o magari per il suo annullamento con ammissione generalizzata di tutti i candidati. Vedremo. Di certo io già pregusto un futuro neanche tanto lontano in cui questi medici cavillosi, che furono matricole nel 2021, comunicheranno al paziente di non poter fare nulla per curarlo: “Le sue analisi del sangue sono state erroneamente inserite fra i referti delle radiografie. La sua risposta a un quesito dell’anamnesi è stata formulata in maniera ambigua. E una delle sue domande sulla prognosi non risulta congruente con il regolamento della struttura ospedaliera. Pertanto arrivederci e tante condoglianze ai suoi familiari”.

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