(foto Unsplash)

bandiera bianca

L'uomo che scambiò sua moglie per un cinghiale

Antonio Gurrado

Rispetto al celebre saggio di Oliver Sacks, il caso di cronaca di questi giorni ci dice molto anche dei giornali

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è niente rispetto all’uomo che ha scambiato sua moglie per un cinghiale. Il primo era un affermato musicista, protagonista eponimo della raccolta di casi clinici di Oliver Sacks del 1985. Il secondo è un signore che ha avvertito dei movimenti sospetti nell’orto e, convinto si trattasse di un cinghiale, ha sparato nella notte ferendo alla spalla la consorte. Ora – assodato che sarebbe stato più divertente se l’uomo avesse scambiato un cinghiale per sua moglie – la differenza col celebre caso di Oliver Sacks è tutta qui: il marito confuso del 1985 era affetto da una patologia neurologica che lo rendeva diverso dal resto del genere umano; il marito confuso del 2021 invece è in buona compagnia.

Ho letto infatti la notizia sul sito di un quotidiano che non l’ha pubblicata in cronaca bensì nella sezione dedicata a bestiole di ogni genere, che com’è noto attirano più clic. La storia della donna sposata all’uomo che spara alla cieca si è così trovata catalogata sotto il prudente tag “altri animali”. Povera donna, scambiata per un cinghiale anche dai giornalisti.

Di più su questi argomenti: