Bandiera Bianca

Eccolo, il calcio del popolo

Antonio Gurrado

Dalla Superlega al Manchester, dagli ultras milanisti contro Donnarumma al maxi assembramento per festeggiare l'Inter... Nel migliore dei casi, dopo l’intervento del popolo c’è da chiamare una ditta di pulizie che risistemi tutto

Volevate il calcio del popolo? Avete avuto il calcio del popolo. È quello dei tifosi del Manchester United che prendono d’assalto lo stadio e impediscono alla loro squadra di vincere il campionato pur di protestare contro la proprietà americana. È quello degli ultras milanisti che intimano a Donnarumma, sulla scorta di ragionamenti che io sono troppo ingenuo per comprendere appieno, di non giocare contro la Juve. È quello delle masse nerazzurre riversate in piazza Duomo per il più grande assembramento dell’anno, forse convinte che lo scudetto all’Inter sia un evento più apocalittico e raro di una pandemia. E magari fra qualche anno si scoprirà che la Superlega bloccata dai tifosi del Chelsea e compagnia bella era il futuro del calcio, mentre la pallosa riforma della Champions League escogitata dall’Uefa ci avrà fatto definitivamente disamorare.

 

Il popolo non sa organizzare tornei; il popolo non sa gestire società; il popolo non sa stilare formazioni. Così magari il Manchester United si ritroverà con una penalizzazione, Donnarumma lascerà il Milan per non avere più a che fare con gli ultras, e i virologi ci chiuderanno in casa fino a Capodanno per ovviare al focolaio nerazzurro. Nel migliore dei casi, dopo l’intervento del popolo c’è da chiamare una ditta di pulizie che risistemi tutto; nel peggiore, c’è da implorare una élite cui affidarsi perché provi a mettere una toppa sull’irreparabile. E se vi sembra di non capire più se il calcio sia metafora della politica o la politica metafora del calcio, non preoccupatevi: non c’è nessuna metafora, è esattamente la stessa cosa.

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