Bandiera Bianca

"È stato solo un (doppio) colpo di fortuna"

Antonio Gurrado

Da piastrellista a multimilionario. Si indaga, ma è vero anche che se uno gratta magari vince

Alle volte la sfortuna si accanisce inspiegabilmente su qualcuno. È il caso di un piastrellista del Mantovano, che lo scorso 4 febbraio è andato a Modena, ha comprato un gratta e vinci, ha grattato e ha vinto un milione di euro. Venti giorni dopo è andato a Peschiera, ha comprato un gratta e vinci, ha grattato di nuovo e ha vinto altri due milioni di euro. Pertanto adesso è sospettato dal pubblico ministero di Verona di avere ricevuto soffiate sull’esatta ubicazione dei biglietti vincenti da parte magari di un qualche complice che lavori per Lottomatica.

 

 

Parimenti, leggo sul Corriere, la procura di Roma ha aperto un fascicolo su di lui. Il piastrellista è finito con nome e cognome sui giornali; inoltre è stato posto il sigillo sull’intero ammontare delle vincite e gli sono stati bloccati i conti correnti per effettuare tutti gli accertamenti del caso.

 

Certo, ci vuole una bella dose di iella a incorrere in una disgrazia del genere e, per giunta, a dover impostare la propria difesa sul tentativo di spiegare che se uno gratta magari vince, onde dimostrare che è stata solo questione di fortuna. Niente in confronto a quella dei tantissimi acquirenti di gratta e vinci che non vincono mai e finiscono per farla sempre franca.

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