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Virus, pipistrelli e polli

Antonio Gurrado

Cinesi a Trani che lasciano essiccare la carne su un terrazzo e un signore che cerca rifugio fra i binari del metrò

Il virus è invisibile a occhio nudo, quindi dipende dalla percezione che se ne ha. Solo che la percezione di ciascuno di noi è falsata dalla presenza stessa del virus, tetra e inafferrabile, una specie di principio di indeterminazione della realtà. Chissà cos’ha visto il povero signore milanese che, volendo sfuggire al virus, è scappato dal letto d’ospedale in cui era ricoverato per cercare rifugio fra i binari del metrò; per fortuna sono riusciti a salvarlo in tempo. Sanno invece perfettamente cos’hanno visto quei signori di Trani che hanno denunciato i dirimpettai cinesi, accusandoli di aver messo a essiccare dei cadaveri di pipistrello – l’animale da cui secondo alcuni è iniziato tutto. “Guardate che sono dei polli”, hanno risposto i cinesi ai tranesi, ma i tranesi non hanno voluto sentir ragione e hanno chiamato la polizia. Che è arrivata accompagnata dal sindaco della città, ha prelevato la carne essiccata, ha condotto le debite analisi sui presunti pipistrelli e ha decretato che erano polli. Quelli stesi a essiccare, non quelli che avevano sporto denuncia. 

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