La stazione di Chiusi

Perché Chiusi è diventata simbolo del paradosso dell'Alta velocità lenta

Antonio Gurrado

Le ferrovie italiane deviano la tratta Napoli-Milano e ne allungano i tempi di percorrenza per fare fermare i Frecciarossa nella cittadina toscana

La banda alla stazione di Chiusi non saluta solo l’arrivo del Frecciarossa ma anche una concezione innovativa del progresso. Pare che il sindaco della cittadina toscana abbia allestito una festa popolare in occasione della prima storica fermata locale dell’alta velocità; alta per modo di dire, visto che per fermarsi a Chiusi il treno devia dalla consueta traiettoria prendendo la linea tradizionale e allungando il viaggio Napoli-Milano di una ventina di minuti. Un tempo infatti si credeva che il progresso andasse veloce e che, per le ferrovie, l’eccellenza fosse correre rapide da un capo all’altro d’Italia, fermando i convogli solo nelle città più importanti. Poi sono sorti dubbi sul criterio in base a cui attribuire importanza, visto che tutte le località (sovente a ragione) si ritengono meritevoli di una sosta: ragion per cui, per le ferrovie, l’eccellenza è diventata toccare il maggior numero di località secondarie con i treni che fermano solo nelle città più importanti. L’amena Chiusi assurge così a entità metafisica, simbolo di un futuro ideale di progresso paradossale in cui le ferrovie garantiranno l’eccellenza senza escludere nessuno, le Frecce fermeranno in tutte le stazioni e l’alta velocità andrà lentissima, però con la banda in sottofondo.    

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