Una manifestazione di Forza Nuova (foto LaPresse)

Cari neofascisti giavenesi, mi spiace ma il "popolo" non esiste

Antonio Gurrado

Nel piccolo centro piemontese Forza Nuova ha affisso un cartellone con frasi da Ventennio

In ben cinque lingue s’è espressa Forza Nuova su un cartellone affisso a Giaveno, provincia di Torino, invitando gli immigrati a rimpatriare: italiano, francese, inglese e due idiomi dalle astruse grafie che mi restano sconosciuti ma a occhio sembrano cinese e arabo. Di questi ultimi due non posso giudicare, mentre il costrutto del francese mi sembra più disinvolto dell’inglese e anche l’italiano non è male: “Immigrati tornate a casa vostra! In Italia siamo senza lavoro, senza casa, senza futuro”. Questa scelta poco autarchica è significativa anzitutto perché sconfessa alfine il tradizionale rigetto fascista delle lingue straniere; poi perché, riportando per prima l’intimazione in italiano, rivela che a Giaveno è particolarmente temuta l’immigrazione dal Canton Ticino, da San Marino, probabilmente anche dalla Città del Vaticano. A meno che non s’intendano immigrati tutti gli italiani non giavenesi d’origine, i quali dunque sono caldamente invitati a tornarsene a Frossasco, a Villar Perosa, forse addirittura a Pinerolo, consentendo così ai giavenesi di poter di nuovo disporre di impieghi, di abitazioni e di un significativo prolungamento dell’aspettativa di vita. Soprattutto però colpisce la scelta d’illustrare sul medesimo manifesto l’ideologia essenziale sottesa alla presa di posizione: “Ogni terra ha il suo popolo, ogni popolo ha la sua terra”. Singolare dappoiché l’Italia stessa, da Dante alla Repubblica passando per il Risorgimento, è vissuta su diatribe riguardo all’equivoca definizione di quale popolo fossimo e di dove giacessero i confini della patria; senza contare il fascismo, che voleva esportare il nostro popolo in altre terre e importare altri popoli nella nostra (“Faccetta nera piccola abissina / ti porteremo a Roma liberata”). Va notato infatti che sul manifesto questa rivendicazione ideologica è riportata solo in lingua madre perché, non avendo senso, tradurla correttamente era ardimentoso.

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