La Cattedrale di Gravina in Puglia

TripAdvisor recensisce anche le chiese, come fossero pizzerie

Antonio Gurrado

Così la casa del Signore è diventata un guazzabuglio per turisti e passanti

Anno nuovo vita nuova anche per le chiese, presumo, specie in tempi così corrivi in materia di tecnologia. Ad esempio nella Cattedrale di Gravina in Puglia ho per la prima volta visto esposto, di fianco all’acquasantiera, un imponente certificato di eccellenza di TripAdvisor: gli utenti dell’app che recensisce mete turistiche hanno conferito alla principale chiesa del mio paese d’origine il ragguardevole punteggio di quattro pallini e mezzo su cinque. La curia avrà i suoi motivi per essere orgogliosa che la Cattedrale venga valutata affidabile quanto le migliori pizzerie ma, di fianco alla pergamena firmata dal ceo di TripAdvisor, ha ritenuto prudente aggiungere un galateo per il luogo santo piuttosto banale per gli habitué. In tre paginette si viene ragguagliati su come farsi il segno della Croce all’ingresso, su quando star seduti ovvero inginocchiati, su cosa ci si debba scambiare come segno di pace, sul funzionamento delle candele e su quale sia il misterioso rapporto che lega mai confessione e comunione. Temo che certificato di TripAdvisor e istruzioni per l’uso della Cattedrale siano correlati: vantarsi delle recensioni degli utenti significa rassegnarsi a considerare la chiesa non più come assemblea di credenti ma guazzabuglio di visitatori occasionali, di turisti, di passanti.

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