La crepa sul frontone della basilica di San Paolo fuori le mura (foto LaPresse)

Gli effetti del terremoto lontano dalle zone del terremoto. A Roma scuole chiuse e due chiese inagibili

Redazione
Il sindaco Virginia Raggi ha deciso la chiusura delle scuole “in via cautelativa” per “valutare se il terremoto ha comportato lesioni o comunque danni gravi”.
Lo sciame sismico continua in centro Italia. Le scosse continuano, nella notte sono state 114. Ma il terremoto sposta gli equilibri anche a Roma. Il sindaco Virginia Raggi ha deciso la chiusura delle scuole “in via cautelativa” per “valutare se il terremoto ha comportato lesioni o comunque danni gravi”, ha scritto sulla sua pagina Facebook.

 

Chiuso Ponte Mazzini su Lungotevere a causa di una crepa e di una perdita d'acqua. La polizia locale, poi, ha disposto la chiusura parziale e temporanea della tangenziale est, precisamente da scalo San Lorenzo a viale Castrense, in direzione San Giovanni. Chiusu per “accertamenti” anche la galleria Pasa con il tunnel interdetto fra piazza della Rovere e via di Porta Cavalleggeri e conseguente “deviazione delle linee del trasporto pubblico”. Verifiche in corso anche al Colosseo e nell'intera area archeologica della Capitale.

 

La chiesa di San Francesco nel rione Monti e la basilica di piazza Sant'Eustachio sono state dichiarate inagibili. Stesso destino per la chiesa San Barnaba di Marino, ai Castelli romani. A causa della caduta di alcuni calcinacci, nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura è stata interdetta parte di una navata. Riaperta, invece, la basilica di San Paolo dopo le verifiche dei vigili del fuoco.

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