Hillary Clinton (foto LaPresse)

La nomination di Hillary Clinton e il migrante ucciso a Rosarno. Le notizie del giorno in breve

Redazione
Tutto quello che è successo mercoledì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA

 

 

Un migrante ucciso a Rosarno da un carabiniere. Un extracomunitario residente nella tendopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria), dove vivono centinaia di migranti impegnati nella raccolta delle arance nei campi di Gioia Tauro, ha accoltellato un carabiniere, che ha reagito sparandogli con la pistola di ordinanza e uccidendolo. Il militare era intervenuto insieme a un altro collega per sedare una rissa tra due immigrati. Per gli inquirenti si delinea la legittima difesa.

 


 

“Se il Pd perde non mi dimetto”, ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, riguardo i ballottaggi delle elezioni comunali che si terranno il 19 giugno. Sulla legge elettorale Italicum: “Non si tocca”.

 


 

Padoan fiducioso sulla ripresa. “Stiamo uscendo da una trappola infernale che ha congelato la crescita dell’economia per 20 anni”, ha dichiarato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, aggiungendo che l’Italia “deve aggredire le cause strutturali di debolezza e lo sta facendo”.

 


 

“Stefano Cucchi torturato come Regeni”, ha affermato il procuratore generale Eugenio Rubolino durante il processo d’appello in Corte d’assise a Roma sulla morte del ragazzo, avvenuta dopo un arresto nel 2009. Il pm ha chiesto la condanna per cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini.

 


 

Sale la spesa privata per la sanità. Secondo una ricerca del Censis, la spesa sanitaria privata nel 2015 è stata di 34,5 miliardi di euro, con un aumento di quasi due miliardi in un anno. Circa 11 milioni di persone, però, sono state costrette a rinviare o a rinunciare a cure mediche per ragioni economiche.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib -0,37 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 135. L’euro chiude in rialzo a 1,140 sul dollaro.

 

 

 

DAL MONDO

 

 

Clinton vince anche in California e si avvicina alla nomination. La candidata democratica ha ottenuto il 55,8 per cento su Bernie Sanders, e ha vinto mercoledì anche in New Jersey, New Mexico e South Dakota. Benché abbia già ottenuto, grazie ai superdelegati, la quantità di voti necessaria per garantirsi la nomination alla convention di Filadelfia,  Bernie Sanders continua a non concederle le vittoria.

 

Due dei più influenti sostenitori di Sanders, il senatore Jeff Merkley e il deputato Raul Grijalva, hanno detto che è ora che il Partito democratico si riunisca attorno a Hillary Clinton.

 


 

Quattro morti per una bomba in Turchia.  Un’autobomba è detonata mercoledì mattina fuori dal quartier generale della polizia a Midyat, città a maggioranza curda nel sud-est del paese. Il premier Yildirim ha accusato il Pkk per l’attacco. Quello di Midyat è il secondo attentato in due giorni dopo quello che martedì ha colpito Istanbul. In relazione a quest’ultimo, sono state arrestate quattro persone.

 


 

L’esercito iracheno è entrato a Falluja. Lo dicono fonti dell’esercito stesso. La battaglia per riprendere la città dalle mani dello Stato islamico è iniziata due settimane fa. Falluja era stata conquistata dal gruppo terroristico all’inizio del 2014.

 


 

Sabrina De Sousa sarà estradata in Italia. L’ex agente della Cia, condannata in contumacia per il caso Abu Omar, ha perso l’appello in Portogallo, dove era stata arrestata dopo il mandato di cattura internazionale spiccato dal tribunale di Milano.

 


 

Si dimette il presidente di Suzuki Motor. Osamu Suzuki, 86 anni e patriarca dell’azienda, è stato travolto dallo scandalo dei test delle emissioni falsificati.