Lucia Borsellino con Rosario Crocetta

Lucia Borsellino "va fatta fuori. Come il padre". Il silenzio di Crocetta alle parole del suo medico. Poi si autosospende

Redazione
Il governatore della Sicilia prova a diferndersi dopo la pubblicazione dell'intercettazione da parte dell'Espresso, poi decide di lasciare l'incarico. "Mi sento intimamente offesa e provo un senso di vergogna per loro", commenta la figlia di Paolo Borsellino.

Lucia Borsellino "va fermata, va fatta fuori. Come suo padre". Una chiamata intercettata, pubblicata dall'Espresso, da un lato del telefono Matteo Tutino, primario dell'ospedale palermitano Villa Sofia e medico personale di Rosario Crocetta, arrestato negli scorsi giorni per truffa, falso e peculato, dall'altro il governatore della Sicilia, che, a quanto riporta il settimanale, ascolta e tace.

 

Lucia Borsellino, ex assessore regionale alla sanità della giunta Crocetta, si era dimessa nei primi giorni di luglio in polemica con il governatore, lo stesso che ha dichiarato di non aver sentito il suo medico curante vagheggiare per lei la stessa fine del padre, Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 nella strage di Via d'Amelio, quando una Fiat 126 imbottita di tritolo che costò la vita anche a cinque agenti della sua scorta.

 

Dopo la pubblicazione delle intercettazioni Crocetta ha commentato: "Giuro di non averla mai udita, forse ero in viaggio, in autostrada, in una zona d'ombra. Ma se l'avessi sentita davvero avrei reagito come un dannato, avrei tolto la parola a Tutino. Lui parlava male della Borsellino, è vero, ma ripeto non l'ho sentito dire quella frase. Purtroppo - conclude il presidente - siamo tutti vittime delle telefonate altrui". Così, Crocetta, prima di auto sospendersi dalla presidenza della regione, nominando come reggente il nuovo assessore alla Sanità Baldo Gucciardi.

 

"Mi sento intimamente offesa e provo un senso di vergogna per loro", ha commentato al Giornale radio di Rai Sicilia Lucia Borsellino, che ha aggiunto: "Non spetta a me fare commenti al riguardo". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha telefonato alla figlia del giudice esprimendole solidarietà. Il futuro della giunta ora è a rischio e potrebbero essere indette nuove elezioni.