Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi (foto LaPresse)

La soglia (ad personam) dell'indecenza

Redazione

L’ossessione, peraltro infondata, di non concedere un vantaggio processuale a Silvio Berlusconi, che essendo stato condannato in via definitiva non potrebbe godere retroattivamente di alcuna modifica legislativa, influisce in modo devastante sulla nuova legge sul falso in bilancio.

L’ossessione, peraltro infondata, di non concedere un vantaggio processuale a Silvio Berlusconi, che essendo stato condannato in via definitiva non potrebbe godere retroattivamente di alcuna modifica legislativa, influisce in modo devastante sulla nuova legge sul falso in bilancio. L’assenza di una soglia di impunibilità e la procedibilità d’ufficio consentiranno alla magistratura di poter disporre intercettazioni su tutte le società quotate in Borsa, sulla base di “notizie di reato” che possono essere evanescenti come un’insinuazione di stampa o una denuncia anonima. Questo effetto nasce dalla scelta di definire più grave e quindi punire con una sanzione penale più alta il falso in bilancio delle società maggiori. Così il principio secondo cui in questi casi vale anche la dimensione viene applicato, ma solo in senso punitivo.

 

Invece sono proprio le società più grandi che presentano bilanci complessi quelle in cui si possono determinare discostamenti nelle valutazioni e nelle stime per esempio degli accantonamenti, dei rischi e dei valori sui crediti delle scorte, che un’interpretazione eccessivamente rigorista può trasformare in falsi. Proprio a evitare questi errori serviva e serve la soglia di impunibilità, in assenza della quale sarà possibile (e per la presenza di un forte protagonismo giudiziario probabile) che si apra una fase di caccia alle streghe con effetti pesanti sull’interesse a investire nelle società italiane quotate.

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