Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ed Eveline Widmer-Schlumpf, capo dipartimento federale delle finanze svizzero (foto LaPresse)

Italia e Svizzera firmano l'accordo che mette fine al segreto bancario

Redazione

Per il ministro dell'Economia Padoan l'intesa di oggi va nella direzione dell'abolizione dei paradisi fiscali. Presto un accordo analogo con il Liechtenstein.

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ed Eveline Widmer-Schlumpf, capo dipartimento federale delle finanze svizzero, hanno sottoscritto oggi a Milano l'accordo in materia fiscale che prevede lo scambio di informazioni tra i due paesi e che va a modificare la Convenzione sulla doppia imposizione fiscale tra Italia e Svizzera. La firma, preceduta da un incontro bilaterale tra Padoan e Widmer-Schlumpf, prevede l'abbattimento della possibilità di avere un segreto bancario e dà il via libera alla mutualizzazione delle informazioni. Un accordo importante che, secondo Padoan, "va nella direzione dell'abolizione dei paradisi fiscali".

 

 

Il ministro dell'Economia ha evidenziato che "l'intesa è un passo avanti molto importante, frutto di un lavoro durato molto tempo, complesso e difficile. Abbiamo firmato un testo giuridico, che va ora alla ratifica dei Parlamenti, e uno politico che fissa la road map per la prosecuzione dei negoziati sul trattamento dei frontalieri e sulla questione di Campione d'Italia". Il ministro dell'Economia ha ricordato che quando lavorava all'Ocse, prima che la crisi globale scoppiasse, "questo risultato era inimmaginabile. La crisi ha accelerato il nostro sforzo verso la trasparenza e dunque almeno da questo punto di vista è stata utile". "Questa firma si inserisce in un momento nel quale il Parlamento ha votato il programma di regolarizzazione spontanea che consente ai nostri contribuenti di sanare, con sanzioni ridotte, le posizioni irregolari", ha spiegato Padoan. "La firma di questo protocollo - ha aggiunto - consente agli italiani con capitali in Svizzera di sanare irregolarità con le condizioni più favorevoli".

 

[**Video_box_2**]Riguardo alla questione dei lavoratori transfontalieri, la road map siglata oggi impegna i due paesi a definire un nuovo accordo che si applica in maniera equanime ai lavoratori italiani e svizzeri. "Vi sarà reciprocità nel trattamento di questi lavoratori - ha detto Padoan - e si arriverà a una situazione in cui il lavoratore pagherà una quota massima del 70 per cento delle tasse sul reddito nel paese dove lavora (contro il 60 per cento) attuale, e il rimanente 30 per cento nel paese di residenza. Il carico fiscale sui transfontalieri non sarà inferiore a quello attuale ma sarà portato gradualmente in linea con quello degli altri lavoratori transfontalieri". Padoan ha anche annunciato che nei prossimi giorni verrà firmato un accordo con il Licthtestein, simile a quello di oggi sottoscritto con la Svizzera.

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