Deputati alla Camera (foto LaPresse)

Nomi, volti, incontri. Chi tratta per chi. Chi tratta con chi. Dove si nascondono i motori del Nazareno

Claudio Cerasa

Sono i giorni dei pontieri, questi: sono i giorni dei deputati e dei parlamentari delle varie correnti e sottocorrenti dei partiti che si muovono a volte nell’ombra e a volte alla luce del sole e che provano a preparare il terreno per il Quirinale.

Roma. E’ tutto un gioco di sguardi, di parole lasciate cadere così, un po’ per caso un po’ no, di tentativi di accreditarsi, di espedienti utilizzati per controllare, contare, monitorare, pesare, e di chiacchiere – e perché non ci prendiamo un caffè? Eddai, ti prego, facciamoci due passi! – per capire se Tizio ha più possibilità di Caio, se Sempronio ha più possibilità di Tizio e per comprendere se un tale deputato o un tale senatore rappresenta solo se stesso o rappresenta anche qualcun altro. “Quanti ne hai?”. Sono i giorni dei pontieri, questi: sono i giorni dei deputati e dei parlamentari delle varie correnti e sottocorrenti dei partiti (soprattuto del Pd, che da solo ha 307 voti in Parlamento) che si muovono a volte nell’ombra e a volte alla luce del sole e che provano a preparare il terreno per il Quirinale. Un candidato certo non esiste, e non fidatevi di chi vi dice: è lui, fidati, è senz’altro lui, lo so per certo. Ciò che esiste, ed esiste davvero, è un gruppo di parlamentari che si muove come uno sciame d’api e che passa il giorno a prendere appunti su chi ci sta o non ci sta.

 

Non è il momento di Padoan, di Amato, di Casini, di Finocchiaro, di Delrio, di Mattarella. E’ il momento degli altri. E’ il momento del tridente renziano che cerca e conta voti in Parlamento: Lotti, Boschi, Bonifazi. E’ il momento di chi raccoglie e di chi raccorda. E’ il momento degli Ettore Rosato, area dem, gran confidente di Lotti, braccio operativo del renzismo in una delle correnti più forti del Pd: quella di Fassino e Franceschini. E’ il momento di Guerini, ultra renziano, che da vicesegretario Pd è quello che prova a raccordarsi con le altre correnti e che ogni giorno chiede agli Stumpo (area riformista), ai Verducci (giovani turchi), ai Walter Verini (area Veltroni), ai Dal Moro (carta 22), ai Giacomelli (che sonda per Franceschini) di essere aggiornato sui conti alla Camera e al Senato: chi ci sta e chi non ci sta. La conta dei voti certi gira intorno alle 580 unità. Il nome del candidato perfetto ancora non c’è. Ma seguendo queste tracce, e seguendo questi nomi, sarà più facile capire nei prossimi giorni chi avrà un peso importante per portare la bandiera del Nazareno lassù sul Quirinale. Follow the pontieri.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.