Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (foto LaPresse)

"Per il Quirinale sarà scelta collegiale", dice Renzi. La diretta streaming della direzione Pd

Redazione

"Direzione sarà convocata in modo permanente" durante le elezione, mentre "i lavori parlamentari non si fermeranno". Il premier accelera sulle riforme: "A breve legge elettorale e riforma del fisco".

"Nelle 24 ore precedenti al primo voto del presidente della Repubblica si deve arrivare a formalizzare la proposta del Pd riunendo i gruppi, e i grandi elettori". Matteo Renzi, durante il suo intervento alla direzione del Pd, ha chiarito come il nome che il Partito democratico presenterà come candidato al ruolo di capo dello stato sarà preceduta da un giro di consultazioni con gli altri gruppi parlamentari: "Noi siamo per discutere su tutto a partire dalla scelta del presidente della Repubblica. Stiamo parlando della più alta carica dello stato che per sette anni rappresenterà l'unità del paese e su questo la collegialità non è un optional". Il presidente del Consiglio ha sottolineato inoltre come "la direzione sarà convocata in modo permanente" nel periodo dell'elezione, avvisando che i lavori del Parlamento non si fermeranno durante questo periodo per non rallentare l'iter delle riforme.

 

Su questo tema Renzi ha chiarito come questo sia "un momento molto forte della discussione di legge elettorale e riforme costituzionali" e come il governo sia "a un passo dal risultato finale". Il presidente del Consiglio punta sull'Italicum per dare stabilità ai governi futuri e quindi riuscire a dare all'Italia una stabilità politica che possa durare un'intera legislatura: "Siamo a un passo da una svolta storica", perché la "legge elettorale che stiamo costruendo rende l'Italia molto più stabile di tutti gli altri e consegnare quindi al partito che vince la responsabilità di governare".

 

Prima della legge elettorale però Renzi promette altre novità: "Il 20 febbraio presenteremo i decreti fiscali in tutta la loro interezza, al di là delle polemiche su uno dei numerosi articoli, che portano a una rivoluzione nel rapporto con il fisco con una gigantesca lotta all'evasione".

 

[**Video_box_2**]Pier Luigi Bersani in mattinata ha chiesto al partito di "discutere di un metodo, per arrivare ad una scelta condivisa sul candidato alla presidenza della Repubblica". La minoranza Pd si dovrebbe invece soffermare sulla necessità di alimentare un clima di fiducia nel partito, a patto che ci si confronti prima nel Pd poi nelle altre sedi: per questo motivo il nome del prossimo presidente della Repubblica dovrà emergere attraverso un confronto interno e non comunicato solo successivamente all'Assemblea. Ma sia nella minoranza che tra i renziani c'é ottimismo sulla possibilità di evitare rotture.

 

"L'importante è finirla con la logica del pallottoliere", spiegano dalla minoranza, "e andare su una figura di garanzia. Che sia Veltroni o Mattarella o Amato, l'importante è che venga riconosciuta la storia del Pd e si trovi una persona che rappresenti al meglio le istituzioni". "Renzi non divida il Pd", dice Rosy Bindi. Per Vendola "serve un profilo autonomo, non un garante di palazzo Chigi.

 

 

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