Il giornalista Giulietto Chiesa

Giulietto Chiesa espulso dall'Estonia: "Una provocazione contro di me e la Russia"

Redazione

Era a Tallinn per una conferenza.

Sette ore in una centrale di polizia in stato di fermo. Questo è capitato ieri al giornalista italiano Giulietto Chiesa a Tallinn in Estonia. Nessuna motivazione data dalle autorità estoni, nessuna notifica all'ambasciatore italiano Marco Clemente.

 

La decisione del fermo al giornalista ed ex europarlamentare sarebbe arrivata dal ministero degli Esteri: come detto in via ufficiosa allo stesso Chiesa, l'arresto sarebbe stato effettuato dopo la richiesta di fermo di 48 ore che anticipava l’esecuzione del mandato di espulsione spiccato dall’Estonia nei confronti del giornalista.

 

Giulietto Chiesa era a Tallinn per parlare in una conferenza sulla situazione politica tra Europa e Russia: il suo intervento era previsto per 18 ed era intitolato "La Russia è nemica dell’Europa?".

 

[**Video_box_2**]"Mi hanno preso le impronte digitali, sostenendo che ero entrato illegalmente nel Paese - ha spiegato il giornalista dopo il rilascio - perché esisteva un decreto che mi dichiarava persona non grata. Ma nella lista del ministero degli Interni su internet il mio nome non figurava". Giulietto Chiesa prova a dare una spiegazione a quanto accaduto: "Qualche sciocco ha voluto fare una provocazione nei miei confronti e indirettamente alla Russia. Ma questa storia avrà delle conseguenze. Ho già ricevuto la solidarietà bipartisan di molti eurodeputati".

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