Carriarmati ucraini fermi nell'est dell'Ucraina (foto Ap)

Kiev sospende le ostilità contro i filorussi dell'Ucraina dell'est

Redazione

La Russia riapre i rifornimenti di gas interrotti a giugno.

L'esercito ucraino ha sospeso le ostilità contro i separatisti filorussi nell'est in linea con il cessate il fuoco dichiarato la settimana scorsa. Un portavoce delle forze armate di Kiev ha fatto sapere che le truppe stanno rispettando l'appello a "un giorno di silenzio" proposto dal presidente Petro Poroshenko, che i leader separatisti avevano detto di accettare. La cessazione delle ostilità fa parte dei nuovi sforzi mirati a ripristinare l'accordo sul cessate il fuoco raggiunto a settembre, ma violato quotidianamente.

 

La tregua, afferma il governo di Kiev, metterebbe le basi per una pace a lungo termine. Fino a ieri bombardamenti erano proseguiti nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Secondo le autorità, le zone residenziali controllate dall'esercito e le postazioni delle forze armate ucraine sono state attaccate 64 volte nelle ultime 24 ore.

 

La decisione del presidente ucraino ha già determinato alcune conseguenze positive per l'Ucraina. La società Ukrtransgaz infatti ha cominciato a ricevere i primi rifornimenti di gas russo, qualcosa che non accadeva dall'interruzione di giugno.

 

[**Video_box_2**]Intanto da Mosca il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, in un'intervista a Ria Novosti, ha dichiarato che le relazioni tra la Russia e la Nato "stanno vivendo la più grave crisi dalla fine della Guerra Fredda". Lavrov però ha prontamente sottolineato che da parte russa ci sarà l'impegno per la conservazione di canali di dilago politico soprattutto alla luce della tregua raggiunta in Ucraina.

 

La Nato, ha denunciato il capo della diplomazia russa, "continua una politica di contenimento della Russia, adottando misure per rafforzare le proprie capacità militari e allargare la presenza del blocco ai confini russi". Lavrov, su queste basi, ha previsto un "aumento certo della tensione", minando la stabilità di tutta la regione euroatlantica. "Nonostante ciò", ha aggiunto, "riteniamo necessario mantenere aperti canali per il dialogo politico".