Il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem (foto AP)

L'Eurogruppo chiede misure aggiuntive a Italia e Francia

Redazione

I due paesi rischiano di non rientrare nei parametri del Patto di Stabilità e crescita del 2015. Il deficit strutturale italiano va corretto dello 0,5 per cento. Il ministero dell'Economia replica: "Nessuna nuova manovra è stata richiesta".

I sette paesi dell'area euro, fra cui l'Italia, che rischiano di non rispettare le regole del Patto di stabilità e crescita nel 2015 dovrebbero prendere ''tempestivamente le misure aggiuntive necessarie'' per conformarsi alle indicazioni. Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al termine della riunione dei ministri delle Finanze dell'area euro dedicata all'esame delle bozze di bilancio per il 2015. Per Italia, Francia e Belgio, ha ribadito, ''ci sarà una nuova valutazione a marzo''. Ma il governo italiano ha sottolineato come "dalle indicazioni dell'Eurogruppo non emerge né l'esigenza né la richiesta di una manovra finanziaria aggiuntiva". E' questa la valutazione del ministero dell'Economia espressa dal portavoce Roberto Basso. Emerge invece "l'esigenza di accelerare l'attuazione delle riforme strutturali con grande determinazione". Basso ha anche indicato che l'Eurogruppo "conferma l'importanza degli sforzi di riforma strutturale" condotti dal governo italiano.

 

"Lo sforzo per la correzione del deficit strutturale dell'Italia per il 2015 sarà dello 0,1 per cento del prodotto interno lordo, mentre il braccio preventivo" del patto di stabilità e crescita "richiede lo 0,5 per cento del pil. Su queste basi, misure efficaci sarebbero necessarie per consentire un miglioramento dello sforzo strutturale". E' quanto si chiede nelle conclusioni dell'Eurogruppo nella riunione dedicata all'esame delle bozze di bilancio per il 2015.

 

I ministri delle Finanze dei 18 paesi della moneta unica accolgono con favore "gli impegni dell'Italia di attuare le misure necessarie per assicurare che il bilancio 2015 rispetti le regole del braccio preventivo del Patto di Stabilità e crescita". Inoltre, è apprezzato "l'impegno a utilizzare i redditi inattesi o le spese impreviste nel 2015 e ad accelerare gli sforzi di privatizzazione per portare il rapporto debito/pil verso un percorso di riduzione". Infine, l'Eurogruppo accoglie con favore "gli impegni dell'Italia di affrontare le debolezze strutturali dell'Economia e incoraggiare l'attuazione di un'agenda di riforme ambiziosa e ad ampio raggio, come si evince dalla lettera indirizzata alla Commissione lo scorso 21 novembre".

 

[**Video_box_2**]Il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Djisselbloem, prima dell'avvio del summit ha ricordato che il rigore sui conti deve essere rispettato: "Occorre che Italia, Francia  e Belgio facciano tutto il possibile per colmare ciò che manca" per rispettare le regole del patto di stabilità. "Viste le circostanze" la Commissione ha deciso di concedere più tempo per rispettare gli impegni di bilancio fissati dal patto di stabilità e crescita: "I paesi devono ascoltare bene" tali indicazioni. Dijsselbloem ha ribadito che "il rispetto delle regole è cruciale per la fiducia all'interno dell'Eurogruppo e fuori".

Di più su questi argomenti: