Il fotomontaggio di Grillo-Forest gump utilizzato sul blog di Beppe Grillo

Il caminetto a 5 stelle. Il direttorio del movimento e l'abdicazione di Grillo

Redazione

"Sono un po' stanchino", scrive sul suo blog aprendo la votazione. Le reazioni all'apertura però sono contrastanti e le critiche sono molte. L'unità del Movimento in crisi. E le defezioni aumentano.

Dopo le epurazioni, le proteste della base, la marcia verso Marina di Bibbona dei non allineati, Beppe Grillo batte un colpo di resa. "Il M5s ha bisogno di una struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale. Questo è un dato di fatto. Io, il camper e il blog non bastiamo più. Sono un po’ stanchino, come direbbe Forrest Gump", scrive sul suo blog. Da leader unico - col fido Casaleggio - a leader assistito, aiutato, supportato da un "direttorio" scelto ad hoc. E il tutto da decidere, come sempre sul web.

 

Il problema è che l'abdicazione del re del voto web, l'apertura alla democratizzazione dell'azione politica a 5 stelle, avviene ancora una volta dall'alto, come un diktat: "Ho deciso di proporre cinque persone, tra le molte valide, che grazie alle loro diverse storie e competenze opereranno come riferimento più ampio del M5s in particolare sul territorio e in Parlamento". Agli internauti rimane la scelta se dire sì o no alla rosa dei 5 fedelissimi di Grillo. O loro o niente, in sostanza. Apertura a metà che non è piaciuta a gran parte del cosiddetto popolo del web. Sul blog le voci contrarie sono molte, le critiche crescono come le disaffezioni via internet.

 

 

 

 

[**Video_box_2**]Intanto dopo le due espulsioni di ieri continuano a levarsi voci contrari dai banchi del Parlamento. La deputata Patrizia Terzoni ha chiesto al capogruppo grillino di non ratificare le decisioni di Grillo "in considerazione dell'anomala procedura adottata ieri dal blog". Su Facebook l'onorevole pentastellata ha così scritto: "Faccio richiesta formale di sospendere, quindi non ratificare con una firma l'espulsione di Artini e Pinna. Almeno non prima della prossima assemblea congiunta M5S Camera e Senato, in cui potremo valutare e decidere assieme la legittimita' della procedura stessa". Con Terzoni si sono schierati già in una decina di parlamentari. Ma i delusi sarebbero di più.

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