Un operatore sanitario bonifica gli spazi che hanno ospitato Eric Duncan, il paziente zero", in Texas (foto AP)

Prima vittima di ebola in Germania e la Cina studia un farmaco contro il virus

Redazione

Rientrato un altro caso sospetto in Belgio. Per l'Oms i morti per il virus sono stati finora oltre 4 mila ma a Pechino una casa farmaceutica ha sviluppato il JK-05, un farmaco che potrebbe essere commercializzato entro l'anno.

E' rientrato l'allarme per il caso sospetto a Bruxelles, ma a Lipsia in Germania, è morto in ospedale il medico Onu sudanese 56enne che lavorava in Liberia ed  era stato ricoverato giovedì dopo aver contratto il virus di Ebola. Intanto la Cina annuncia un nuovo farmaco per curare il virus, che ha ucciso già 4.447 persone secondo l'Organizzazione mondiale della sanità. Quello del dipendente africano Onu è il primo decesso avvenuto in Germania. Nel Paese si sono verificati altri due casi: un paziente è in cura a Francoforte, mentre un altro era stato dimesso dopo cinque settimane di cure da un ospedale di Amburgo.

 

Si è rivelato invece un falso allarme quello che ieri ha gettato nel panico le autorità sanitarie belghe. Un uomo che aveva manifestato sintomi compatibili a quelli del virus è stato messo in quarantena all'ospedale Saint-Pierre di Bruxelles. Ma poco dopo è stato accertato che aveva solo la febbre alta e mal di stomaco.

 

L'allerta resta alta invece al Texas Health Presbiteryan Hospital di Dallas, dove era stato curato Thomas Eric Ducan, il "paziente zero" morto negli Usa, e dove è stata successivamente contagiata l'infermiera Nina Pham. Secondo i media americani sono molte altre le persone esposte al rischio di contrarre il virus: la Pham infatti è tra le almeno 70 persone coinvolte nelle cure di Duncan, e quindi entrate in contatto con il paziente zero.

 

[**Video_box_2**]Dalla Cina giunge intanto la notizia che una casa farmaceutica ha sperimentato un farmaco che può curare il virus. Si tratta della Sihuan Pharmaceutical Holdings Group, che ha legami con l'esercito cinese. Il medicinale è ancora in attesa dell'approvazione della Chinese Food and Drug Administration (Cfda). Un via libera che potrebbe arrivare presto, secondo il presidente di Sihuan, Che Fengsheng, "prima della fine dell'anno" in quanto l'amministrazione sta valutando il farmaco molto attentamente. La ricerca è stata condotta insieme all'Accademia di scienze mediche militari (Amms) e il farmaco JK-05 è per ora disponibile solo per emergenze militari. La stessa casa è stata fino al 2001 un'unità scientifica militare, prima di trasformarsi nelle terza azienda farmaceutica del paese. Altri farmaci sono in corso d'esame negli Usa con sperimentazioni sulle scimmie. Il JK-05, testato sui topi, è simile al Favipiravir, sviluppato dalla giapponese Fujifilm Holdings Corp.