Soldati israeliani lanciano un mortaio al confine con la Striscia di Gaza (Foto Ap)

Un bambino di 4 anni ucciso da un colpo di mortaio sparato da Gaza

Redazione

Il sistema antimissilistico Iron Dome non lo ha intercettato. Stamattina Hamas ha giustiziato 18 collaborazionisti.

E' salito ad almeno 5 morti il bilancio provvisorio dei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dai soccorritori, i bombardamenti si sono concentrati in particolare a Nusseirat e Deir al Balah, nella zona centrale dell'enclave palestinese. Sono almeno 2.092 i palestinesi uccisi nei bombardamenti sulla Striscia dallo scorso 8 luglio e 67 le vittime israeliane, di cui tre civili. L'ultimo, un bambino ucciso dal colpo di mortaio sparato da Gaza aveva 4 anni e viveva in un kibbutz.

 

Lo riferiscono fonti dei servi di di sicurezza israeliani. Il colpo di mortaio era di dimensioni troppo piccole per essere intercettato dal sistema di Iron Dome, che non è riuscito a distruggere nemmeno il razzo che ha centrato una sinagoga ad Ahsdod, nel sud di Israele, che ha ferito leggermente tre persone.

 

Stamattina, Hamas ha giustiziato a Gaza 18 persone accusate di collaborare con Israele. Sette dei 18 sono stati giustiziati a colpi d’arma da fuoco in pubblico davanti a una moschea, gli altri 11 in una stazione di polizia dopo un processo sommario di fronte a quella che Hamas definisce una Corte marziale, sulla cui composizione e organizzazione non sono stati però forniti dettagli.

 

Si tratta dell’inizio di quella che i media legati a Hamas chiamano "Operazione Strangolamento", lanciata dopo gli attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira il comandante militare di Hamas Mohammed Deif (che secondo l’organizzazione è ancora vivo) e i suoi sottoposti - Mohammed Abu Shamalah, Raed al-Attar and Mohammed Barhum - che invece sono rimasti uccisi ieri a Rafah.