I nuovi raid aerei di oggi a Gaza. La tregua ormai è saltata (Foto Ap)

Hamas accetta la tregua ma continua a lanciare razzi

Redazione

Il cessate il fuoco violato dai palestinesi. Netanyahu denuncia: "Lo stanno violando".

La giornata di tregua a Gaza è stata interrotta dal lancio di razzi lanciati da Hamas nonostante abbia accettato, almeno ufficialmente, il cessate il fuoco di 24 ore proposto da Israele. Tsahal ha risposto con i carrarmati e l'artiglieria, interrompendo la "pausa umanitaria nei combattimenti" che Israele aveva deciso di prorogare fino alla mezzanotte di domenica, su richiesta delle Nazioni Unite. In un comunicato trasmesso dall'esercito, Israele ha annunciato la ripresa dei raid aerei e delle operazioni navali contro la Striscia "in risposta al lancio di razzi di Hamas". "Hamas viola l'accrodoe dobbiamo reagire", ha detto Netanyahu alla Cnn. Il consiglio di sicurezza israeliano, presieduto dal premier Benyamin Netanyahu, aveva già precisato che l'esercito avrebbe continuato a neutralizzare i tunnel di Gaza, rispondendo "alle violazioni della pausa stessa". Ieri Hamas, ad appena un minuto dalla fine della tregua, aveva ripreso a sparare missili, gelando così la richiesta di un cessate il fuoco duraturo e "rinnovabile" giunta dal vertice diplomatico internazionale di Parigi. La calma durata dodici ore aveva consentito ai soccorritori di arrivare nei quartieri più colpiti: dalle macerie sono stati estratti decine di corpi e il bilancio delle vittime ha superato il migliaio. La disponibilità del governo di Benyamin Netanyahu a prorogare la tregua aveva fatto seguito all'appello rivolto da Parigi dai ministri degli esteri di Francia, Usa, Italia, Qatar, Turchia, Germania ed altri paesi, per una proroga di ''24 ore rinnovabili''.

 

Quella di Parigi "è stata una riunione positiva", ha detto ieri il ministro degli esteri francese Laurent Fabius, "siamo tutti per un'estensione del cessate il fuoco a Gaza''. ''Ora la priorità", ha ribadito il ministro degli esteri Federica Mogherini", è fermare la perdita di vite umane. L'incontro è stato molto utile per fare il punto della situazione e coordinare gli sforzi per giungere a un'estensione del cessate il fuoco sostenibile nel lungo periodo''.

 

La tregua aveva dato un po' di sollievo, in vista anche della fine del Ramadan, alla popolazione di Gaza. La gente di Sajaya (circa 50 mila abitanti), proprio a ridosso con il confine israeliano e da dove, secondo il portavoce militare sono stati lanciati circa 140 razzi, è tornata nel proprio quartiere colpito in modo pesante nei giorni passati. La sensazione, avevano raccontato fonti locali, è stata quella di trovarsi in una zona colpita da un sisma. Nell'aria, avevano aggiunto, si respirava la morte: decine di corpi in decomposizione (oltre 80, secondo fonti palestinesi) sarebbero stati recuperati sotto le macerie nel corso della mattinata. In tutti i visitatori prevaleva una sensazione di shock. In un'altra cittadina della Striscia, a Khan Younis, 22 persone della stessa famiglia sarebbero perite in un bombardamento prima dell'entrata in vigore della tregua.

 

Gli sfollati in tutto, secondo l'Unrwa, sarebbero circa 165 mila. Israele, nelle ore di tregua, ha perso altri cinque soldati (due sono morti in ospedale oggi per le ferite riportate nei combattimenti della scorsa settimana). I militari che hanno perso la vita sono così saliti a 42, a cui si aggiungono tre civili. I feriti tra i soldati sono, secondo un portavoce militare, 136, di cui alcuni gravi. L'esercito ha mostrato alla stampa, nelle vicinanze del kibbutz di Nir Am (nel Neghev occidentale), uno dei tunnel dal quale ''Hamas avrebbe potuto far passare'' fino in territorio israeliano ''decine di terroristi, forse anche centinaia''. Oggi sono state trovate altre altri 4 gallerie sotterranee e il totale secondo i militari è finora di circa 30 con oltre 100 aperture diverse.  In Cisgiordania, dopo gli incidenti nelle manifestazioni contro la guerra della scorsa notte in cui sono stati uccisi due giovani palestinesi, la situazione è tornata alla calma. Tuttavia incidenti tra giovani palestinesi e polizia israeliana sono ripresi in serata a Gerusalemme Est, dopo che oggi, nella città santa, un gruppo di ebrei ha aggredito due palestinesi, ricoverati ora in gravi condizioni in ospedale. A Tel Aviv in serata si è svolta una manifestazione di protesta contro la guerra di Gaza nella centralissima Piazza Rabin, mentre dall'altra parte della piazza si sono ritrovati i sostenitori dell'operazione.