Riforme, si chiude entro l'8 agosto. Opposizioni in marcia verso il Colle

Redazione

I senatori del M5s, Sel e Lega protestano per il contingentamento dei tempi sul voto al Senato sulle riforme.

I senatori del Movimento Cinque Stelle, come preannunciato, hanno lasciato palazzo Madama per recarsi al Quirinale, unendosi ai deputati nell'iniziativa volta a protestare per il contingentamento dei tempi sul ddl riforme. Anche diversi senatori di Sel e Lega hanno aderito all'iniziativa. Con loro, sostengono i grillini, anche alcuni "dissidenti" di Pd e Forza Italia.

 

La protesta è nata dopo la decisione dei presidente di gruppi parlamentari che nel pomeriggio avave deciso il contingentamento dei tempi (la cosiddetta "tagliola") per arrivare a un voto definitivo sulle riforme entro l'8 agosto.

 

In dettaglio, si è stabilito che nelle prossime due settimane, che equivalgono in tutto a 135 ore complessive, saranno 20 le ore dedicate al ddl riforme, da licenziare, con contingentamento dei tempi, entro e non oltre l'8 agosto. Resta, come da calendario già stabilito, che la prossima settimana, sulle riforme, le sedute saranno anche notturne, fino alle 24, e l'Aula si riunirà anche il sabato e la domenica. Per quanto riguarda i decreti pendenti invece il calendario rimane immutato: saranno esaminati, probabilmente con la fiducia, entro lunedì.

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