MH17, Obama: "Putin non ostacoli le indagini, sono i russi ad aver armato i separatisti"

Redazione

La Russia non ci sta, chiede le prove all'America e attacca Kiev: "Un caccia ucraino volava nei pressi del Boeing".

Continua la diatriba tra Russia e Stati Uniti sull'attribuzione delle colpe per l'abbattimento del Boeing 777 della Malaysian Airline. Il presidente americano Barack Obama, parlando dalla Casa Bianca, ha ribadito che "Putin ha la diretta responsabilità", di consentire le indagini e ha ricordato che sono stati "i russi ad armare separatisti russi" e questi ultimi "debbono consentire che gli esperti facciano le loro indagini". Il presidente americano chiede quindi ai separatisti di non intralciare i lavori degli osservatori Osce, e che si arrivi "alla verità sull'abbattimento del volo MH17 e che i responsabili ne rispondano". In mattinata il segretario di stato americano John Kerry aveva inoltre affermato che il sistema missilistico che ha colpito il volo Mh17 viene dalla Russia e che probabilmente sono stati i separatisti a sparare. La risposta di Mosca non si è fatta attendere. "Gli Stati Uniti forniscano alla comunità internazionale le immagini satellitari in loro possesso, scattate il giorno del disastro aereo nei cieli dell'Ucraina orientale", ha risposto alle accuse americane  Il capo della Direzione Operazioni fondamentali del quartier generale delle forze militari russe", il tenente generale Andrey Kartopolov. "Gli Stati Uniti dicono di avere immagini dallo spazio che confermano come il lancio del missile nella direzione dell'aereo malese sia stato fatto dai miliziani. Ma queste immagini non le ha viste nessuno".

 

Non solo Kartopolov professa l'innocenza russa e dei ribelli ucraini, contrattacca accusando il governo di Kiev: "Un caccia SU-25 dell'aeronautica ucraina volava nei pressi dell'aereo della Malaysian Airlines poco prima che il velivolo venisse abbattuto giovedì scorso". Il video del volo sarebbe nelle mani del ministero della difesa russo e dovrebbe provenire dalla stazione di   Vorremmo una spiegazione del perché il caccia stava volando accanto ad un corridoio per aerei civili allo stesso tempo dell'aereo passeggeri".

 

Intanto è stato quasi ultimato il recupero dei corpi delle vittime del disastro aereo. I lavori si sono protratti a lungo (un trattamento "disgustoso", hanno denunciato il premier olandese Mark Rutte e la cancelliera tedesca Angela Merkel) per la difficoltà con la quale sono riusciti a lavorare gli ispettori internazionali dell'Osce, tenuti continuamente sotto osservazione dei ribelli filorussi che presidiavano il territorio. Duecentottantadue salme sono state comunque state prelevate dal luogo del disastro e al momento conservati nei vagoni di un treno frigorifero nella città di Torez, pronte per essere trasferite in Olanda, dove verranno identificate e analizzate.

 

Nel frattempo continuano gli scontri tra l'esercito ucraino e i separatisti nei sobborghi di Donetsk. Quattro sarebbero i civili rimasti uccisi in uno di questi , almeno da quanto riporta la "Ukrainskaya Pravda".