Un carroarmato ucraino nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina orientale (Foto Ap)

A Donetsk la battaglia decisiva. L'esercito ucraino assedia la città

Redazione

I separatisti sembrano aver accusato il colpo dopo la sconfitta di Slaviansk. Da settimane le truppe di Poroshenko ha cambiato passo: "Non ci fermeremo".

I ribelli filo russi hanno eretto barricate intorno alla roccaforte di Donetsk preparandosi così a quello che potrebbe essere lo scontro decisivo con le truppe di Kiev. I ribelli hanno già riportato una pesante sconfitta a Slaviansk città chiave dell'est dell'Ucraina finora sotto il controllo stabile dei separatisti. Tra gli abitanti di Donetsk intanto sale l paura mentre i rumori di artiglieria si avvertono per le strade della città mentre in migliaia hanno abbandonato la città prima che gli scontri diventino strada per strada. Il presidente pero Poroshenko ha già dichiarato che dopo aver riconquistato Slaviansk non si arresterà definendo la battaglia di Donetsk punto decisivo del conflitto.

 

Proprio a Donetsk sono giunti i combattenti separatisti che hanno ripiegato da Slaviansk (che dista 65 chilometri più a sud). I filo russi hanno immediatamente chiuso le vie d'accesso alla città stabilendo dei check point lungo le arterie principali. Per lo stesso motivo un ponte ferroviario è stato fatto esplodere ed è crollato. Il sindaco della cittadina orientale ha già avvisato i cittadini di "uomini armati camuffati" che presidiano le vie di Donetsk. Il consiglio è quindi restare a casa e non rischiare. Il comandante dei separatisti Igor Strelkov ha dichiarato che "la difesa di Donetsk è molto più semplice di quella di Slaviansk" e la sensazione è che per l'esercito ucraino sarà complicato assediare ed espugnare la città.

 

La sconfitta conseguita a Slaviansk ha tuttavia colpito nel morale i filo russi che adesso si ritrovano ad affrontare un esercito molto più preparato in uomini e mezzi, tendenza emersa sin dalla salita alla presidenza di Poroshenko e diretta conseguenza degli aiuti finanziari arrivati a Kiev da Washington e Bruxelles.

 

Intanto i paesi dell'Unione europea hanno trovato un accordo per sottoporre a sanzioni un numero sempre più ampio di russi e ucraini direttamente coinvolti nella crisi. Mercoledì un altro meeting dei 28 deciderà i dettagli del provvedimento, che prevede congelamento dei beni e limitazioni alla libertà di spostamento. Secondo fonti diplomatiche citate da Reuters, i principali obiettivi delle nuove sanzioni saranno separatisti dell'est dell'Ucraina.