Governo, è il momento delle riforme

Redazione

Dal Cdm via al nuovo 730 precompilato, in serata il testo sul Senato, il 30 giugnoquella sulla Giustizia. In dirittura d'arrivo anche la nuova legge elettorale.

Riforme, ecco la svolta decisiva. Il governo accelera, il fronte dei favorevoli si allarga, l'opposizione abbassa i toni e mostra il fianco offrendo il dialogo. Dopo il Consiglio dei ministri di stamattina il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, fissa una data, il 30 giugno, nella quale verrà portata in Cdm la riforma della giustizia e quella del terzo settore.

 

A breve, martedì o più probabilmente mercoledì, dovrebbe inoltre dovrebbe giungere a compimento la riforma del Senato. Entro poche ore dovrebbe arrivare sulla scrivania del ministro il testo comprendente le proposte dei relatori della legge che dovrebbe prevedere "una riduzione della componente dei sindaci, aumenterà la componente dei consiglieri regionali e dovrebbero essere ridotti i membri del Senato rispetto alla proposta iniziale del governo". Il ministro rimarca come ci sia stata da parte del governo "una grande disponibilità all'ascolto e al confronto". "Restano comunque i paletti" indicati dall'esecutivo, sottolinea Boschi, citando il superamento del bicameralismo perfetto, il Senato rappresentativo delle autonomie, l'abolizione del Cnel, la revisione del Titolo V e il superamento delle province. "Questi punti dovrebbero restare".

 

Se la riforma del Senato è ormai in dirittura d'arrivo, sulla legge elettorale c'è ancora terreno per discutere, ragionare con altre forze politiche, apportare miglioramenti. Se in questo senso c'è disponibilità di un apertura del Governo, Maria Elena Boschi ha avvisato il Movimento 5 stelle che pur essendo interessati a un incontro con i delegati pentastellati ci deve essere da parte loro una condivisione di intenti su quanto già fatto in termini di riforme, aggiungendo come "saranno prese in considerazione solo se c'è condivisione con le altre forze che hannno approvato le legge alla Camera". In particolare, Boschi ha parlato della questione delle liste bloccate: "Diversi punti possono essere messi in discussione e
eventualmente anche questo. Ma c'è un impegno che il Pd ha preso con maggioranza e Fi, dobbiamo rispettare quell'impegno. Per cui le eventuali modifiche che dovessero arrivare saranno prese in considerazione solo se c'è condivisione con le altre forze che hanno approvato le legge alla Camera".

 

Il Cdm di oggi ha però prodotto già risultati: come riferito dal ministro Boschi "due decreti legislativi di semplificazione fiscale: una grande opera di semplificazione, per uno Stato vicino al cittadino". Via libera dunque al 730 precompilato, che dal 2015 consentirà a "oltre 30 milioni di italiani di ricevere la dichiarazione dei redditi precompilata". La dichiarazione, ha spiegato Madia, "potrà essere rinviata se non è corretta, ma se lo è, allora non ci sarà più la possibilità di contestazione in un secondo momento e quindi si potranno dormire sonni tranquilli". Dalle indicazioni emerse alla vigilia del Cdm, il nuovo 730 conterrà anche i dati sulle detrazioni già in possesso delle amministrazioni (come quelle per i familiari a carico, i mutui, i dati sugli immobili). Il passo successivo dovrebbe vedere comparire già compilate anche le spese sanitarie, ma si tratta di un obiettivo che ha come timing il 2016. Resterà valida la possibilità di una dichiarazione "tradizionale", ma per i ritardatari ci saranno sanzioni da 100 euro.