Agenda per la crescita Senza cambiare le caratteristiche della sua struttura produttiva l’Italia rischia di diventare la periferia dell’Europa Guido Tabellini 07 GEN 2020
Perché concorrenza vuol dire anche democrazia Di fronte alla grande concentrazione di potere dei giganti della rete, c'è chi auspica un ritorno alla dimensione politica dell'Antitrust. Una china pericolosa. Una severa tutela della concorrenza garantisce di per sé una società libera Giovanni Pitruzzella 06 GEN 2020
Il paradosso di un bilancio primario da record Per l’Italia un rating quasi “spazzatura” con il più grande avanzo del mondo prima del pagamento degli interessi sul debito pubblico. Ma il rapporto debito/pil resta il dogma assoluto. Ragioni per ridisegnare le regole europee Marco Fortis 06 GEN 2020
Prova a prendermi La spettacolare fuga nipponica di Carlos Ghosn, da re dell’automobile a ricercato speciale. I passaporti, il contrabbasso, la giustizia a orologeria Ugo Bertone 06 GEN 2020
Non solo bravi mercanti Innovazione, management e apertura al mercato estero: istruzioni per un’azienda famigliare di successo Antonio Gozzi 05 GEN 2020
Stati Uniti, Iran e la guerra petrolifera L'uccisione del generale Suleimani ha sovvertito tutti gli scenari che gli analisti avevano prospettato per il mercato petrolifero nel 2020. Ecco cosa può succedere adesso Gabriele Moccia 04 GEN 2020
Il debito pubblico cresce ma il 2020 della politica inizia come nulla fosse I problemi economici, soprattutto quelli strutturali, non spariscono ignorandoli né possono essere risolti per via lessicale 04 GEN 2020
Risveglio amaro per le Borse mondiali Perché l’attacco Usa all’Iran peggiora le prospettive economiche Redazione 04 GEN 2020
L’Ue discute del ruolo dello stato imprenditore, ma l’Italia è distratta L'idea è di creare una politica comune modificando regole consolidate come quelle in materia di concentrazioni e di controllo degli investimenti diretti stranieri sulla base dell’“interesse europeo” Maurizio Maresca 04 GEN 2020
Da Siena a Bari, la banca d’investimento in sedicesimo del M5s Doveva essere Mps, ora l’investment bank statale di Di Maio sarà la Bpb. Non è nata, ma rischia già il downgrade Maria C. Cipolla 04 GEN 2020