Il rapper banale Chi è Federico Leonardo Lucia detto Fedez, perché si sente titolato a esternare un po’ su tutto (vedi Expo) e perché è pieno di nemici, da Gasparri a Fabri Fibra. 06 MAG 2015
Un dubbio e una questione di principio sul diritto universale alla blasfemia Li hanno fatti secchi tutti e due, e hanno fatto bene. Del resto la polizia del Texas non è quella di Alfano. E ci mancherebbe che gli addetti alla sicurezza del mondo libero, poliziotti spie e soldati, non rispondano fuoco su fuoco agli islamici paranoidi che vogliono ucciderci assieme alla nostra libertà d’espressione. 06 MAG 2015
L'addio al Late Show e il perché Fazio non sarà mai David Letterman Il presentatore per gli americani è uno di famiglia. Nel senso che quando torni a casa, accendi il televisore e per 33 anni trovi il solito uomo dietro alla scrivania, ti metti comodo ad ascoltarlo chiacchierare con tutto lo star system più invidiabile e invitabile d’America, finisci per considerarlo parte della tua vita. Manuel Peruzzo 05 MAG 2015
L’ex direttore di Charlie Hebdo le suona ai bobos islamofili Philippe Val attacca gli intellettuali moralisti della sinistra francese che accusano di blasfemia la satira su Maometto e l'islam. 05 MAG 2015
Da Delfi ad Anzio passando per Creta e l’Etruria. L’importanza dei “custodi” nei luoghi antichi C’è una piccola radura sulla cresta del Monte Parnaso a Delfi dov’è possibile trovare il croco, fiore sacro a Diana e alle sue giovani orsette, le fanciulle che danzano per lei giallovestite a festa nel rito d’iniziazione puberale. Alessandro Giuli 05 MAG 2015
Dove sono finiti gli scrittori? Sono (quasi) tutti in una “comfort zone” Il silenzio colpevole su quel che resta di Charlie Hebdo: “La nostra preoccupazione è che, assegnando a Charlie Hebdo il Toni e James C. Goodale Award per la libertà di espressione, il Pen non stia semplicemente manifestando sostegno alla libertà di espressione, ma stia anche dando valore a del materiale discriminatorio e offensivo". 05 MAG 2015
La 'Bestia' e i migranti in fuga dai narcos All’inizio c’è “La Bestia”. Alla fine gli “alberi dei reggiseni”. E in mezzo l’inferno, la tragedia degli emigranti centro-americani che attraversano il Messico per tentare di arrivare negli Stati Uniti e che il giornalista salvadoregno Óscar Martínez, intervistato dal Foglio, ha descritto in una serie di reportages. Maurizio Stefanini 04 MAG 2015
25 aprile. Commozione per commozione, meglio Simone Weil di Fazio Il 25 aprile di quest’anno, settantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo, sembra aver provocato un’ondata insolita di commozione patriottica. Ci si chiede perché, come mai. Spettacoli in piazza davanti al Quirinale, con una bella sfilata di divi, a volte più e a volte meno credibili. Alfonso Berardinelli 03 MAG 2015
Il problema di Nanni Moretti è che è diventato troppo e troppo poco autobiografico Davanti a “Mia madre” mi sono distratto. Perfino quando sfilava la Lazzarini, che ricorda la tragica genitrice di “La messa è finita”. Il fatto è che per la prima volta ho capito perché i film morettiani, dal tracotante “Caro diario” in poi, m’ispirano il disagio indefinibile che si prova di fronte a uno spettacolo né davvero fallito né riuscito. Matteo Marchesini 02 MAG 2015
Che hai da ridere Abbiamo accettato l’idea di amoreggiare, lavorare, confidarci, chiacchierare via chat, sms, Skype, email, Facebook e attraverso qualunque altra forma di comunicazione digitale, quindi abbiamo imparato anche a ridere in forma scritta. 02 MAG 2015