Borsa psichiatrica C’è stato un tempo in cui “greed” era “good” e la figura di un trader pur chiaramente psicotico come Gordon Gekko, immaginata da Oliver Stone per il suo “Wall Street”, ispirava generazioni di studenti verso le facoltà di Economia e poi verso le sale contrattazioni in un tripudio di accettazione sociale e bonus. Adesso invece, dopo sei anni di crisi, non solo l’avidità non è più buona – lo stesso regista ha fatto nel 2010 un sequel vagamente riparatorio – ma la società reagisce con la medicalizzazione del fenomeno e il broker schizzato finisce in clinica. Leggi l'editoriale Lady Spread si sveglia in Europa, ma in Italia si rischiano guai seri - Leggi Banche in crisi di credibilità e di credito, cercansi quattrini Michele Masneri 05 FEB 2013
Ritratto di un contrarian Così Blanchard è diventato l’icona dell’anti austerity Keynesiano, scorretto, controcorrente. Socialista con tratti liberisti. Anti austerity, sempre. Non ha stupito più di tanto nei giorni scorsi l’ennesimo intervento di Olivier J. Blanchard, capo economista del Fondo monetario internazionale, sui danni che le politiche di austerità avrebbero provocato in questi anni. In un paper intitolato “Growth Forecast Errors and Fiscal Multipliers”, l’economista ha ammesso che il moltiplicatore fiscale, cioè il rapporto tra tagli al deficit e diminuzione della crescita, è molto più alto di quanto si pensasse. Michele Masneri 14 GEN 2013
La tassa occulta che pagano a Apple gli addicted americani Non è tanto il “fiscal cliff” che deve preoccupare gli americani, quanto la patrimoniale occulta che stanno già pagando e pagheranno sempre di più a favore di Apple. La tesi apparentemente astrusa non è di pericolosi luddisti bensì degli analisti della Reuters. L’agenzia di informazione finanziaria fa un curioso paragone tra le nuove tasse che arriveranno a gennaio negli Stati Uniti se non si raggiungerà un accordo tra democratici e repubblicani e la “Apple tax”. Michele Masneri 16 DIC 2012
Saga famigliare di Bonomi, uomo per tutte le partite finanziarie Un po’ tecnico, un po’ rottamatore, soprattutto molto milanese , seppur nato a New York. Andrea Campanini Bonomi , quarantaseienne, è il protagonista di alcuni dossier economici tra i più delicati del momento: da una parte ha un ruolo principale da “rottamatore” nella vicenda della Popolare di Milano post èra Ponzellini. Anche se, nell’intervista di ieri sul Corriere della Sera, da presidente del consiglio di gestione Bonomi viene definito come il “tecnico” che intende rinnovare la banca più sindacalizzata d’Italia (“la cosa peggiore che abbiamo trovato non sono i conti ma la cultura”, ha detto a Federico de Rosa, quasi parafrasando il Mario Monti che poche ore prima aveva detto di voler “cambiare la cultura politica ed economica” del paese). Michele Masneri 28 NOV 2012
Industriali senza padroni I Piccioni continuano a mettere in crisi la sinistra francese I Pigeons, i Piccioni (in italiano sarebbero più polli) raggiungono quota 70.000. Il gruppo dei piccoli e medi imprenditori francesi stufi di pagare troppe tasse continua a crescere su Facebook, ma incassata la prima vittoria politica con l'abolizione delle nuove tasse sulle start-up, finiscono sotto il fuoco (per niente amico) dei media. I giornali non li hanno mai amati, a partire dal Monde, ma l'attacco frontale è arrivato da Audrey Pulvar, direttrice del magazine punk-snob Les Inrockuptibles, e compagna del ministro più vendoliano del governo Ayrault. Leggi Imprese francesi in libera uscita (dalle Confindustrie), la rivolta antifiscale - Leggi A Parigi i “piccioni” liberisti sfidano la Confindustria francese Michele Masneri 18 OTT 2012
Imprese francesi in libera uscita (dalle Confindustrie), la rivolta antifiscale “Allons enfants de la patrie”: a invocare i sanculotti è stato il sindaco di Londra, Boris Johnson, che l’altra sera dal congresso dei Tory a Birmingham ha invitato i francesi alla rivolta fiscale. “Non c’è mai stata una tirannia del genere in Francia dopo il 1789”, ha dichiarato l’imaginifico sindaco di Londra, che si è detto pronto a ospitare sul suolo britannico “tutti i francesi di talento” come del resto aveva già fatto il premier David Cameron a giugno. Leggi l'editoriale La rivolta dei padroni - Leggi A Parigi i “piccioni” liberisti sfidano la Confindustria francese di Michele Masneri - Leggi Seduta spiritica al tavolo della produttività di Alberto Brambilla Michele Masneri 15 OTT 2012
A Parigi i “piccioni” liberisti sfidano la Confindustria francese E’ stata una “guerra lampo” quella dei “Piccioni”, i giovani imprenditori del Web che si sono ribellati alla nuova Finanziaria 2013 del governo francese. I “Pigeons”, che da una settimana tengono banco su Internet, organizzati in maniera virale su Facebook e Twitter, sono riusciti a ottenere dal governo Ayrault e dalla presidenza della Repubblica Hollande quello che le organizzazioni di imprenditori non erano riuscite a ottenere: la cancellazione della nuova tassa sulla vendita di rami d’impresa. Michele Masneri 06 OTT 2012
Chi è il Marchionne americano che ora intimorisce Obama Per la prima volta da anni, in questa campagna elettorale 2012, né il candidato democratico né quello repubblicano alla Casa Bianca si recheranno in visita agli stabilimenti della General Motors negli Stati Uniti. Né Barack Obama né Mitt Romney sono infatti ben accetti al quartier generale di Detroit; e ciò apparentemente è ben strano, perché il governo federale, dunque il presidente (quello in carica e/o quello che verrà) è di fatto il principale azionista della prima casa automobilistica americana. Washington ha infatti praticato il salvataggio del gruppo nel 2009 con un piano da 49,5 miliardi di dollari, ed è attualmente azionista di Gm con il 26,5 per cento. Michele Masneri 21 SET 2012
SumZero, così i fratelli Winklevoss hanno imparato la lezione di mr Facebook Proprio mentre Facebook sembra essere riuscita a trovare il modo di fare i soldi veri, i gemelli Winklevoss si rimettono all'inseguimento. Dopo l'esordio col collocamento al Nasdaq di maggio, il social network di Mark Zuckerberg negli ultimi mesi aveva visto precipitare il valore delle sue azioni a 38 dollari, col titolo che aveva perso la metà del suo valore arrivando a 17. Ma negli ultimi giorni c'è stato un notevole rimbalzo: le azioni del social network hanno guadagnato circa il 13 per cento dopo che lo stesso fondatore Zuckerberg ha parlato martedì scorso in pubblico per la prima volta dal collocamento primaverile. Michele Masneri 17 SET 2012