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Di qua, di là del Piave. L’irredentista mòna e l’italico sbirro pavloviano

Come quelli che non fecero la gita a Chiasso, brianzolo di pianura mai ho varcato il Mincio, né come Renzo l’Adda verso la Serenissima. Dal prudente confine li guardo, i barbari Veneti, gemelli diversi, con quel loro po’ di selvatico e picaresco nella zucca e nelle scarpe. Diffido. Diffidava pure il Bossi, del Leòn. Che davvero ancora volessero, matti vent’anni dopo, dare l’assalto all’Italia Repubblicana col panzer di cartone, ruspa o tratùr appena modificato, e gli schioppi tirati fora dal fosso?

02 APR 2014

Speciale online flash 16:49

Milan in vendita? The Cav. will fly again

Che poi non è che uno compra Adel Taarabt e Adil Rami (Allahu Akbar) così, perché uno dribbla forte e l’altro mena meglio. Che prima o poi la proprietà del Diavolo potesse migrare verso sud, su comodi voli Emirates verso Dubai, si sa da anni. Da quando lo sceicco Mohamed Bin Rashid Al Maktoum, vice-presidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, entrò a fare lo sponsor del Milan, dopo essersi già preso lo stadio e l’anima dell’Arsenal. Mai venderemo, giurava il Cav. “Mio padre ci ha trasmesso un’idea, la famiglia Berlusconi non lo venderà mai”, ripetè Barbarella, anche di fronte agli avant’e indrèe degli emissari.

06 MAR 2014

Il prete di cielle che ama Francesco e tenta di spiegarcelo

"Ho letto ai miei detenuti le parole che il Papa aveva loro inviato attraverso i cappellani delle carceri: ‘Nessuna cella è così isolata da escludere il Signore, nessuna; Lui è lì, piange con loro, lavora con loro, spera con loro; il suo amore paterno e materno arriva dappertutto’… Ho visto prima i loro occhi segnarsi di lacrime e alla fine sono stato coinvolto nel loro applauso caloroso e grato. Quegli uomini in quel momento hanno ritrovato il senso vero della loro dignità, quella che nessuna colpa potrà mai cancellare.

26 FEB 2014

Spinelli & Galli, tà-tà e amici benpensanti, ora squittite: non voglio in macchina questo popò di pensatori

Dal 2012, con la vittoria di Beppe Grillo in Sicilia, fino alla scorsa primavera, l’opinione pubblica di sinistra ha coccolato i Cinque stelle”, ha scritto ieri Gianni Riotta in un articolo su Grillo, assai critico e condivisibile, ma sbagliato e falsificante. Tempo fa, Riotta ebbe a difendere da accuse travagliesche la “copertura giornalistica che il Tg1 Rai, allora da me diretto, offrì agli ascoltatori in occasione del V Day di Beppe Grillo. Il Tg1 presentò la manifestazione cosiddetta V Day in un servizio nell’edizione principale in prime time delle ore 20. Io stesso dedicai poi alla vicenda un mio editoriale”. Ferrara Grillo è un fuorilegge della democrazia, va punito

04 FEB 2014

Autodafè in Brianza

Il mio cognome mi tradisce, come a quell’altro lo tradì la parlata (“anche tu sei con loro, la tua parlata ti tradisce”) e prima che il gallo cantasse aveva già bell’e venduto la baracca, così prima che un altro pirla canti tre volte contro la Brianza intesa come categoria della Mancanza di Spirito (“paesaggio gelido, ostile e minaccioso”) subito tradisco pure io, e rinnego sei volte (meglio il tre per due, come nei raggelanti discount della Valassina) davanti al Sinedrio dei raffinati, della sinistra a chilometro zero, degli schifiltosi del capannone. Mancuso Il delirio anti ricchi di Virzì

10 GEN 2014

Nella guerra infinita sull’aborto scompare il bambino abortito

“My abortion” titolava questa settimana, su una copertina candida come una coscienza, il New York Magazine. “A trentacinque anni dalla legge gli aborti sono più che dimezzati”, titolava ieri la Stampa di Torino un lungo articolo di Mariella Gramaglia, femminista storica, ex direttrice di Noidonne, ex parlamentare. E’ un fatto che periodicamente, neppure tanto sporadicamente, l’aborto torna a porre la sua domanda, il suo scandalo morale occidentale; pure in una fase storica in cui persino un Papa ha detto che “non è necessario parlarne in continuazione”.

14 NOV 2013

Madonna che parla molto

Conflitto potenziale sul correttamente devoto a Medjugorje

Alle 17,45 di mercoledì 24 giugno 1981 sei ragazzi stanno su una collinetta brulla, nei pressi di un villaggio dell’Erzegovina. Appare loro una “giovane donna bellissima”, afferma di essere la Madre di Cristo e si fa chiamare “Regina della Pace”. Da allora, da 32 anni, ai sei ragazzi di Medjugorje la soprannaturale esperienza continua ad accadere, questo affermano e questo attestano con loro centinaia di testimoni, e i messaggi e le prescrizioni della “Gospa”, la Madonna, si moltiplicano da allora in modo esponenziale, coerente ma pressoché incontrollabile persino per la tetragona congregazione della Dottrina della fede.

09 NOV 2013

Tra gli #hashtag di Francesco

Sono convinto che a Papa Francesco non interessi molto il nostro fiume di parole su quello che lui dice, e su come lo dice. Non so se lo infastidisca, ma l’importante è che non si facciano “chiacchiere”. Da quando è diventato Papa, il 13 marzo 2013, e fino al 10 ottobre scorso (poi forse l’avrà ridetta ancora), la parola “chiacchiere” l’ha usata ben 42 volte. “Un cristiano prima di chiacchierare deve mordersi la lingua”, aveva detto in una delle prime udienze generali, e spesso è tornato sul concetto nelle omelie mattutine a Santa Marta, come il 2 settembre, tuonando contro “quelli che in una comunità fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunità, vogliono uccidere”.

05 NOV 2013

Bergoglio è ratzingeriano

Questo articolo non parla di Papa Francesco. Bisognerebbe saperne una più del diavolo sul discernimento e la coscienza, sulla povertà, sui sinodi e il magistero, sull’estetica del bagaglio a mano. Questo articolo non parla di Papa Francesco, se non altro perché inizia qualche secolo prima. E’ stato Agostino nella “Città di Dio”, di fronte al Sacco di Roma del 410 e alle accuse dei pagani – ma come, abbiamo pregato il vostro Dio, e questo è il risultato? – a fissare il punto decisivo: nessuna città terrena potrà mai essere la realizzazione della Città di Dio. Ferrara Scalfari stia attento, il Papa gesuita dissimula meglio di lui

15 OTT 2013

Il cortile dei lebbrosi

La prossima volta, sempre a un’ora scomoda, sempre passando dalla porta del Sant’Uffizio, parleranno anche del ruolo delle donne, giacché “la chiesa è femminile”. Conoscendolo, qualche scintilla o qualche brivido ne verrà. Ma sarà pur sempre un corollario, un declinare dal caso generale al particolare, ché le cose importanti le ha dette ora. Sull’attrattiva mondana s’è già amabilmente scherzato, e le seconde volte sono più serie. Che l’amore affettato di “laiconi e liberal” per Papa Francesco sia direttamente proporzionale all’allontanarsi di una avvertita minaccia, è pure stato notato.

02 OTT 2013
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