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Torna in libreria "La chiusura della mente americana", epitaffio dell'educazione liberale

Quando tutti gli asini ce l'avevano con Allan Bloom

Quando nel 2001 Saul Bellow se ne uscì con il suo “Ravelstein”, fece scalpore perché rivelava, sotto lo pseudonimo di Abe Ravelstein, la morte per Aids di Allan Bloom, lo straordinario istrione e classicista dell’Università di Chicago. Bloom la nemesi del politicamente corretto, dell’egualitarismo universitario e degli intellettuali “alla Bloomsbury”, come li chiamava lui. Leggi Amici & Complici , il ritratto di Bloom e Bellow dal Foglio del 29 agosto 2000 - Leggi Università piene di eunuchi guardiani e ciarlatani di Allan Bloom

16 APR 2009

Con rabbia implacabile

A Tel Aviv e a Gerusalemme si parla di loro come “i Kennedy israeliani”. Per capire il nuovo primo ministro Benjamin “Bibi” Netanyahu bisogna guardare al suo vecchissimo e ancora durissimo padre, il celebre medievista Ben Zion, che nella storica casa del quartiere di Katamon, una zona modesta di Gerusalemme dove la famiglia vive da più di mezzo secolo, seguita a scrivere libri di storia sulle infinite persecuzioni degli ebrei.

12 APR 2009

Lo scrittore, veterano di guerra, racconta Tsahal

“Attaccando Israele l’Europa attacca ciò a cui ha rinunciato”. Parla Segre

“Quando nel 1939 facevo la guardia alla mia scuola di agricoltura, l’ordine era di sparare solo se attaccati”. Vittorio Dan Segre, veterano della guerra d’Israele del 1948, è d’accordo con il capo di stato maggiore, Gabi Ashkenazi, quando dice che le Forze di Difesa israeliane hanno il più alto standard morale al mondo. Per Segre le dichiarazioni di alti esponenti dell’esercito sugli attacchi gratuiti contro i civili a Gaza, che hanno fatto il giro del mondo, sono “categoricamente false”.

27 MAR 2009

Parla Eldad, il generale d’Israele che cura le vittime dei kamikaze

Il luminare ha ricostruito i volti dopo gli attacchi terroristici. “Ricordo un mancato attentatore, non capiva perché lo stessi aiutando”. Ha perso i suoi nell’Olocausto, non teme l’opinione pubblica e auspica nuovi insediamenti. “Per gli arabi sono colonie ebraiche anche Tel Aviv e Beersheba”.

18 MAR 2009

Vietato criticare l’islam. All’Onu le idi di marzo della libertà d’espressione

Nel 1994 il leader del regime islamico del Sudan Bashir potè tranquillamente affermare che le Nazioni Unite non avevano alcun diritto di criticare il suo paese soltanto perché amputa braccia oppure perché crocifigge e decapita i detenuti. Per molti anni i paesi dell’Organizzazione della Conferenza islamica avevano cercato di bandire la critica dell’islam. Oggi potrebbero riuscirci.

16 MAR 2009

A scuola di tè, malgrado i talebani

Mentre nel vicino Pakistan i guerriglieri islamici hanno proibito a decine di migliaia di bambine di frequentare la scuola, in Afghanistan quest’anno un milione in più di studenti hanno appena inaugurato il nuovo anno scolastico. Nonostante le scuole chiuse con la forza, nonostante l’intimidazione delle famiglie e gli editti islamici che bandiscono la presenza femminile nelle aule scolastiche.

12 MAR 2009

Londra-Zurigo solo andata. L’ultimo viaggio dei coniugi Duff

Un “angelo della morte” aveva preparato la dose di barbiturici. Così si sono uccisi il magnate inglese e sua moglie. Anche tanti italiani si sono spenti dopo aver sborsato quattromila euro. Non c’è bisogno di essere cittadini svizzeri: paghi e muori. Tanti i malati non terminali, in attesa dei bambini.

08 MAR 2009

Goodbye Churchill

Migliaia di accademici boicottano le università israeliane, organizzazioni governative invitano a non comprare merci ebraiche, gli insegnanti hanno l’obbligo di insegnare l’islam, il primo parlamentare europeo viene bandito, una casa editrice ritira un libro su Maometto, apologeti della sharia “consigliano” Downing Street, alcuni storici vengono cacciati a pedate dalle università, artisti ritirano le opere per paura.

05 MAR 2009

La sfida al regime comunista di 303 cittadini cinesi

Perché la Cina ha rinchiuso in manicomio i dissidenti di Carta 08

In Unione Sovietica c’erano un centinaio di ospedali psichiatrici per i dissidenti, che i medici del regime avevano dichiarato “psikhiceski bolnoye”, malati di mente. Andavano nascosti sia all’opinione pubblica internazionale, sia in patria per non fare emuli. Fucilarli sarebbe stato scandaloso. Restava il manicomio.

27 FEB 2009

Dove ci siamo già visti?

Italian Jihad

L’11 aprile 2002 un bus di turisti tedeschi arriva alla sinagoga di La Ghirba a Djerba, in Tunisia. Si ferma nella piazzetta della sinagoga, vicino a un camion della Iveco pieno di propano. Il kamikaze Nizar Nawar uccise 14 turisti tedeschi, due francesi e cinque tunisini. Fu il primo attentato di al Qaida dopo l’11 settembre. Anche dall’Italia sono partite molte “bombe umane” contro gli occidentali in Iraq e Afghanistan.

26 FEB 2009
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