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La tragedia di un volontario

Vittorio Arrigoni non faceva mistero di disprezzare gli israeliani. In un recente post su Facebook, dove scriveva molto prima di essere ucciso a Gaza da fondamentalisti islamici, l’attivista italiano aveva appena definito i sionisti “ratti”. Una fotografia, diffusa dai siti israeliani, lo mostra abbracciato al premier di Hamas, Ismail Haniyeh. Arrigoni era un duro della militanza pro Hamas, certo. Ma era anche un ragazzo ardente che ha militato per un’idea (sbagliata) e lo ha fatto senza infingimenti, pronto perfino ad accettare una bella morte.

15 APR 2011

Una Ruby pachistana contro gli imam

“Nessuno in Pakistan può vedere le tue fotografie alla presenza delle proprie figlie. E non penso che tuo figlio in futuro guarderà le fotografie di sua madre”. “Imam, non ho fatto nulla di male, non ho infranto alcuna legge o la legge islamica. Sono tutti contro di me perché sono una donna e un bersaglio facile? Cosa dice il suo islam, sir?”. Veena Malik è una soubrette senza chador in uno dei paesi più islamizzati del mondo, in Pakistan. Guarda il video in cui Veena Malik si difende dalle accuse dell'imam

06 APR 2011

La conversione alla laïcité

In Francia la laicità funziona contro l’arbitrio della sharia

Commentando sul Wall Street Journal il bando dei simboli religiosi in Francia e l’architettura culturale della laïcité, l’intellettuale americano Peter Berkowitz ha scritto che in circostanze “ordinarie” la laicità alla francese sarebbe un assurdo ideologico, una distopia secolarista, una religione del silenzio che incatena la libertà religiosa. Leggi Un Sarkozy agli sgoccioli e in affanno vuole richiudere lo spazio pubblico alla religione di Lanfranco Pace

05 APR 2011

Per capire la paura di Israele basta contare i missili puntati

E’ impossibile prevedere che cosa cambierà per Israele, strozzato in mezzo allo straordinario movimento rivoluzionario che investe il medio oriente. Un buon metro di giudizio è sempre stato contare il numero di missili puntati verso lo stato ebraico. Il potere di morte nella regione è salito drammaticamente. Da Gaza è stato appena lanciato un missile iraniano a dieci chilometri da Tel Aviv. Non arrivavano così vicino dal 1991, quando a lanciarli era Saddam Hussein. Leggi La scelta di Israele - Leggi Le tre regole di Yossi Klein Halevi per sopravvivere alle rivolte

04 APR 2011

Fratelli d’Egitto - Guarda il video

La prima prova democratica dopo Mubarak cambia la Costituzione. Ma il vero trionfo è degli islamisti

E’ stato il primo, grande, frutto della rivoluzione egiziana e della ritrovata democrazia. In alcuni seggi si è continuato a votare anche dopo l’orario di chiusura, tante erano le persone accorse a pronunciarsi sugli emendamenti alla Costituzione. Mai visti prima quattordici milioni di egiziani alle urne. Il 77,2 per cento ha scelto il “sì”.

22 MAR 2011

A mani nude nel reattore nucleare

In Giappone li chiamano “superpompieri”. In Unione Sovietica erano, in gergo staliniano, “i liquidatori” (liquidatsija era la parola usata nelle purghe). Sono gli unici che possono avvicinarsi e lavorare nei pressi del reattore numero uno di Fukushima. I giapponesi hanno speciali tute di sicurezza, segnalatori di radiazioni ed esposizioni ridotte al minimo. Per i colleghi russi andò ben diversamente.

16 MAR 2011

Gheddafi il filantropo

La London School of Economics è in grave imbarazzo. Una delle più note e prestigiose università del mondo ha conferito nel 2008 un dottorato a Saif al Islam Gheddafi, figlio del dittatore libico, generando malumori e polemiche. Poco dopo aver ricevuto il titolo, lo stesso Saif aveva fatto una donazione all’università pari a un milione e mezzo di sterline, attraverso la fondazione intitolata al padre. Leggi Soldi alla cultura: e come no? Ma attenti alla rete contro Israele di Giuliano Ferrara

08 MAR 2011

Resta solo Asia Bibi

  Asia Bibi è rimasta sola, dopo che il governatore Salman Taseer e il ministro Shahbaz Bhatti sono stati uccisi dai fondamentalisti islamici. Erano i due politici pachistani che si erano impegnati per la sua grazia, dopo la condanna a morte in nome della blasfemia. Adesso Asia Bibi è il bersaglio principale degli islamisti che hanno mosso guerra contro chiunque tenti di modificare la legge sulla blasfemia. Legg i Qualcosa si muove per Asia Bibi - Leggi Cosa può insegnarci la persecuzione di donne e uomini cristiani - Leggi Che cosa succede ai cristiani in medio oriente

04 MAR 2011

Chi difende Asia Bibi muore

Ucciso il ministro pachistano che chiedeva l'abolizione della blasfemia

Il ministro per le minoranze religiose del Pakistan, il cattolico Shahbaz Bhatti, è stato ucciso in un attentato a Islamabad. Era appena stato riconfermato. Già da qualche mese aveva ricevuto minacce di morte per aver proposto l'abolizione la legge sulla blasfemia, e la grazia per donna cristiana Asia Bibi, condannata a morte sulla base di tale reato.

02 MAR 2011

Sotto la piazza, l’abisso? / 2

Dalla piazza anti regime alla piazza anti israeliana

Le proteste arabe nascono dal malcontento verso regimi che hanno creato nepotismo, corruzione, stagnazione, repressione. Ma in quelle che Bernard Lewis ha definito “rivoluzioni popolari”, non democratiche, chi cercherà di approfittarne sarà l’islamismo, che vuole la leadership del mondo arabo. Leggi l'intervento di Vittorio Emanuele Parsi

24 FEB 2011
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