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Conservatori o no, i “Neanderthal” americani si ribellano contro DSK

"Il caso Strauss-Kahn fa venir voglia di entrare nei Tea Party”, recita la rubrica finanziaria Buttonwood del celebre settimanale The Economist. “Eccolo il Fondo monetario internazionale: una suite da tremila dollari e un volo di prima classe per Parigi”. Leggi Sesso e giustizia: sparatoria New York-Parigi di Annalena - Leggi Il recluso e la vedova nera di Mattia Ferraresi - Leggi La donna che rinchiuse DSK

19 MAG 2011

Il caso Strauss-Kahn - Storie di manette e di maschi

La fatale storia predatoria del presidente israeliano Katsav, compresi i capitoli di mostrificazione

I l giornale newyorchese The Forward lunedì ha titolato sull’“incubo katsaviano” per Dominique Strauss-Kahn. Il riferimento è all’ex presidente d’Israele, Moshe Katsav, e al caso di violenza sessuale più drammatico, politico e mediatico nella storia dello stato ebraico. Oggi Katsav è semplicemente un “rapist”. Un molestatore, in attesa che la Corte suprema israeliana si pronunci sulla condanna a sette anni che gli ha appena inflitto un’alta corte.

18 MAG 2011

Una grande storia newyorchese

Chi è l’avvocato di Strauss-Kahn

E’ durata soltanto otto minuti l’apparizione ieri di Dominique Strauss-Kahn davanti al giudice newyorkese Melissa Jackson, che ha rigettato la richiesta di cauzione e fissato una nuova udienza per il 20 maggio. Se c’è un penalista in grado di smontare l’accusa della procura contro Strauss-Kahn quello è Ben Brafman. E’ lui il principe del foro chiamato a difendere il direttore del Fondo monetario internazionale agli arresti con l’accusa di stupro ai danni di una cameriera d’albergo.

17 MAG 2011

L’ombra di Bin Laden in Palestina

Dalla Striscia di Gaza, il premier di Hamas Ismail Haniyeh ha condannato come un crimine americano l’uccisione di Osama bin Laden, definendolo “combattente della guerra santa musulmana”. Per il premier islamico palestinese, la fine di Bin Laden va giudicata come “un assassinio”. Leggi Chiara come il sole - Leggi Ora consegnate il Mullah Omar - Leggi La vendetta, legge della frontiera che l’America ha e l’Europa teme di Lanfranco Pace - Leggi Bin Laden confidential

04 MAG 2011

Le sure di Osama bin Laden

Nell’annunciare la grande operazione che ha portato alla morte del capo di al Qaida, il presidente americano Barack Obama ha affermato: “Osama bin Laden non era un leader islamico”. Obama ha ragione quando ricorda che il leader terrorista ha seminato morte e macerie soprattutto fra i musulmani (delle 40 mila persone uccise per mano di al Qaida in vent’anni gran parte erano civili islamici).

03 MAG 2011

L’intifada dei mari

La salma di Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano ucciso a Gaza da fondamentalisti islamici legati ad al Qaida, ha preso la via del ritorno per l’Italia passando dall’Egitto, per evitare Israele su espressa richiesta della famiglia. Hamas ha tributato ad Arrigoni onori di stato, incaricando dell’elogio funebre il ministro Ossama al Issawi, che a Gaza ha implementato molte misure pro sharia. I due principali indiziati per l’uccisione di Arrigoni sarebbero un “giordano” e un ex membro delle forze di Hamas, Namar al Salfiti.

19 APR 2011

Gli islamisti si prendono la piazza e iniziano la campagna di “purificazione”

La grande preghiera per chiedere la testa di Hosni Mubarak l’ha tenuta l’imam Safwat Hegazy, uno dei capi religiosi dei Fratelli musulmani bandito dal Regno Unito. Davanti a centinaia di migliaia di persone riunite a piazza Tahrir, il religioso ha detto: “Andremo noi a Sharm”, la nota località turistica dove Mubarak si è autoesiliato dopo la sua cacciata dal Cairo. E’ finita nel sangue la più grande manifestazione del dopo Mubarak. Ci sarebbero almeno due morti e decine di feriti.

17 APR 2011

La tragedia di un volontario

Vittorio Arrigoni non faceva mistero di disprezzare gli israeliani. In un recente post su Facebook, dove scriveva molto prima di essere ucciso a Gaza da fondamentalisti islamici, l’attivista italiano aveva appena definito i sionisti “ratti”. Una fotografia, diffusa dai siti israeliani, lo mostra abbracciato al premier di Hamas, Ismail Haniyeh. Arrigoni era un duro della militanza pro Hamas, certo. Ma era anche un ragazzo ardente che ha militato per un’idea (sbagliata) e lo ha fatto senza infingimenti, pronto perfino ad accettare una bella morte.

15 APR 2011

Una Ruby pachistana contro gli imam

“Nessuno in Pakistan può vedere le tue fotografie alla presenza delle proprie figlie. E non penso che tuo figlio in futuro guarderà le fotografie di sua madre”. “Imam, non ho fatto nulla di male, non ho infranto alcuna legge o la legge islamica. Sono tutti contro di me perché sono una donna e un bersaglio facile? Cosa dice il suo islam, sir?”. Veena Malik è una soubrette senza chador in uno dei paesi più islamizzati del mondo, in Pakistan. Guarda il video in cui Veena Malik si difende dalle accuse dell'imam

06 APR 2011

La conversione alla laïcité

In Francia la laicità funziona contro l’arbitrio della sharia

Commentando sul Wall Street Journal il bando dei simboli religiosi in Francia e l’architettura culturale della laïcité, l’intellettuale americano Peter Berkowitz ha scritto che in circostanze “ordinarie” la laicità alla francese sarebbe un assurdo ideologico, una distopia secolarista, una religione del silenzio che incatena la libertà religiosa. Leggi Un Sarkozy agli sgoccioli e in affanno vuole richiudere lo spazio pubblico alla religione di Lanfranco Pace

05 APR 2011
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