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Il diavolo Israele

Daniel Goldhagen ha dedicato tutta la sua ricerca accademica all’analisi del genocidio. Classe 1959, professore ad Harvard, Goldhagen lavora oggi al Minda de Gunzburg Center for European Studies della stessa prestigiosa università. Enfant terrible degli studi sulla Shoah, ha ottenuto fama internazionale con “I volonterosi carnefici di Hitler”, bestseller in tutto il mondo. Il giovane e fino ad allora sconosciuto professore figlio di un sopravvissuto all’Olocausto, Eric Goldhagen, costruì con quel libro un micidiale atto d’accusa contro gli oltre centomila “tedeschi comuni”, responsabili di aver ucciso milioni di ebrei, quando avevano la possibilità di non farlo, provando anche un certo gusto e senza porsi mai un problema di principio.

16 SET 2013

Il caso Laura Keynes

“Mio nonno Darwin avrebbe avuto orrore dei nuovi atei”

"Sei imparentata con l’economista?”, si sente sempre chiedere Laura Keynes. “Sì, John Maynard Keynes è il mio bis bis zio, suo fratello Geoffrey sposò Margherita Darwin, la mia bisnonna”. Ah, “dunque sei parente anche di Darwin?”. “Sì, lui è il mio bis bis bisnonno”. Ma poi gli occhi cadono sulla croce al collo di Laura. “Una Darwin cristiana?”. La discendente del biologo recluso, il naturalista ipocondriaco, il vittoriano malinconico, la spia dell’establishment scientifico imbevuto di ortodossia anglicana e insufflato di teologia naturale che scardinerà il Genesi tramite la teoria dell’evoluzione delle specie, che si mette a denunciare i nuovi atei?

14 SET 2013

Libro-accusa di un’algerina

“Ex colleghi di Amnesty, siete ciechi al terrorismo”

Nei suoi oltre cinquant’anni di attività, Amnesty International ha raccolto tante lodi e riconoscimenti, oltre a un premio Nobel per la Pace (1977). Eppure Amnesty, che pretende di essere la “coscienza del mondo” e dice di battersi per il rispetto della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, non è certo al di sopra di ogni sospetto. Adesso un micidiale attacco all’organizzazione viene da un suo ex dirigente di spicco, l’algerina Karima Bennoune, che ha scritto un libro dal titolo “Your fatwa does not apply here”. Il libro di Bennoune è prima di tutto un grande omaggio a quei musulmani in lotta con l’islam politico, il fondamentalismo che distrugge umanità e cultura.

13 SET 2013

In Francia chiese rase al suolo. “Non succedeva dalla fine della guerra”

Altro che “figlia maggiore della chiesa”, come veniva chiamata la cattolicissima Francia, il paese di Emmanuel Mounier, di Georges Bernanos, François Mauriac, Jacques Maritain, Teilhard de Chardin. I giornali francesi, e adesso anche un rapporto del Senato, raccontano di decine di chiese cristiane rase al suolo per far posto a moschee, show room e centri commerciali. Gli ultimi casi a Saint-Blaise du Breuil, nell’Allier, a Saint-Pie-X nell’Hérault e Saint-Jacques d’Abbeville nella Somme. Béatrice de Andia, fondatrice nel 2006 dell’Osservatorio del patrimonio religioso, ha scritto che “per la prima volta distruggiamo dei luoghi di culto senza causa apparente, lasciando al loro posto dei parcheggi, ristoranti, boutique, piazze con giardini pubblici, abitazioni".

08 SET 2013

I lumi bigotti di Parigi

La socialista parigina Sandrine Mazetier ha depositato un progetto di legge per cambiare nome alla “scuola materna”. La tradizionale dicitura è troppo “sessista”, meglio quella di “scuola primaria”. La proposta viene dai nuovi ideologi della “teoria del genere”. Una corrente di cui è capofila lo psichiatra Serge Hefez, autore del libro “Le nouvel ordre sexuel”, l’accademica dell’Université Paris Ouest Nanterre La Défense Nicole Mosconi, autrice di “Genere e avvenire”, e Réjane Sénac della Sorbona. Sono loro ad aver scritto “Educare contro l’omofobia”, il testo chiave nella Francia delle nuove battaglie ugualitarie e neo laiciste. Ferrara Il fanatismo al potere - Meotti L’abracadabra del politicamente corretto - Un manifesto neolaicista per la scuola francese - Robespierre all’Educazione

04 SET 2013

Chomsky contro i postmoderni

Non capita tutti i giorni di assistere a una simile faida fra due icone della sinistra mondiale. E’ successo fra Noam Chomsky e Slavoj Zizek. O per dirla con le parole del Wall Street Journal, “Chomsky contro Elvis”. Il primo è il grande linguista del Mit, il college nel Massachusetts che ogni anno sforna cinquecento invenzioni e centosessanta brevetti. Chomsky il guru anticapitalista, il pacifista colluso di tiranni, il mandarino nemico delle élite che entrò di ruolo al Mit ad appena trent’anni, contro Zizek, il blasonato intellettuale sloveno con cattedre in America, “il gigante di Lubiana” noto così per il suo aspetto da orso ingrigito ma non per il suo peso intellettuale.

02 SET 2013

L’abracadabra del politicamente corretto

Lo avevano annunciato così: “Il 2013 sarà l’anno dell’uguaglianza a scuola”. Così lo scorso 7 giugno, la scuola elementare Yves Codou, nel comune di La Mole, aveva celebrato la “festa dei genitori” e non più della mamma, per non scontentare i neosposi omosessuali di Francia. Adesso, quando a metà settembre inizierà il nuovo anno scolastico, sulla facciata dei 55 mila edifici educativi di Francia verranno affisse due paginette suddivise in diciassette punti e due capitoli: “La République est laïque” e “L’école est laïque”. E’ la tanto attesa carta della laicità voluta dal ministro dell’Istruzione, Vincent Peillon. Giovanardi Quel manuale per “buoni genitori” (intesi gay) che detta legge sull’omofobia - Un manifesto neolaicista per la scuola francese

29 AGO 2013

In Israele arriva “Y”, la superspia che consiglierà Netanyahu sull’Iran. Chi è il nuovo capo della sicurezza

Fino a due settimane fa il nome di Yossi Cohen era protetto dalla censura militare israeliana. Sulla stampa compariva soltanto come “Y.”, con la lettera ebraica yud del suo nome. Cohen era infatti il vicedirettore del Mossad, il servizio segreto dello stato ebraico. Una carica operativa che doveva restare nell’ombra, non come il direttore. Poi lunedì è arrivato l’annuncio, da parte del premier Benjamin Netanyahu, che Cohen andrà a dirigere il National Security Council, l’organismo centrale nella sicurezza israeliana. Cohen sarà anche consigliere personale di Netanyahu.

28 AGO 2013

“Ecco perché ho scritto 1984”

George Orwell e il suo “1984” sono diventati come il prezzemolo. Il romanzo, capolavoro del genere anti utopistico, è tornato in cima alle classifiche delle vendite di libri per il recente scandalo legato ai programmi di sorveglianza di massa del governo statunitense e britannico. Ma “1984” è anche il figlio di un grande equivoco. Si ritiene che Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair, il poliziotto imperiale che ha scritto la critica più feroce che si potesse fare contro lo stato di polizia, l’inventore del “Grande Fratello” che faceva il delatore sulle opinioni politiche dei suoi amici di sinistra nella Londra bohémienne, abbia scritto “1984” per denunciare la fine della privacy.

26 AGO 2013

Servirebbe un Atatürk

Qualcuno ha scritto che l’11 settembre è nato nelle galere del Cairo, dove nel 1949 la monarchia semicoloniale egiziana giustiziò il fondatore della Fratellanza musulmana, Hassan al Banna. Il suo messaggio era il califfato e il rifiuto del modello occidentale laico e democratico. “E’ nella natura dell’islam dominare, anziché essere dominato, imporre la propria legge a tutte le nazioni e allargare il proprio potere all’intero pianeta”, proclamò al Banna. Nel giro di pochi anni, i Fratelli s’erano diffusi in tutto il paese, e poi in tutto il mondo arabo, piantando i semi della futura rivolta islamica e del terrorismo qaidista. Aprirono scuole, ambulatori, moschee, gli uomini iniziarono a farsi crescere la barba, le donne a portare il velo.

23 AGO 2013
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