Caro Della Valle, il nostro non è affatto un paese distrutto Caro Della Valle, non mi scandalizza che lei compri delle pagine di giornale per censurare il ceto politico. È uno sport nazionale. Direi che è un’abitudine un po' abusata e una punta viziosa. La politica è messa all’angolo in vari modi, e in parte se lo merita perché non trova il modo di reagire come si deve. Molti cercano di liberarsi della loro appartenenza castale facendo roventi polemiche contro la casta. Approfittano della situazione, come si dice. Succede a giornalisti, magistrati, banchieri, diplomatici, alti funzionari, qualche prete di quelli mondani e solidali, e naturalmente tocca anche agli imprenditori. 03 OTT 2011
Berlusconi non è il presidente del Consiglio, è Berlusconi La sinistra della Buoncostume e gli ambienti internazionali che le vanno dietro hanno un’estrema risorsa, quando vogliono dannare la vita privata sotto inquisizione di Silvio Berlusconi. I migliori si vergognano fino alla depressione della mania intercettatoria e del buco della serratura. I più scaltri capiscono che quello dello scandalismo è un vicolo cieco politico. I più lungimiranti sanno che il davanzismo-concitismo, specie dopo la sonora lezione impartita dal pescivendolo ai saccenti inquisitori del Vernacoliere, porterà un sacco di rogne. 02 OTT 2011
Servono vescovi italiani non conformisti, non pastori di centrodestra Gli argomenti di Sergio Belardinelli e Sandro Bondi sono rilevanti e interessanti. Se i vescovi italiani si pongono il problema di tornare a una soggettività sociale e culturale unitaria dei cattolici, dunque politica, è importante sapere che politica sarà. Ovvio e ben detto. Ed è naturale – basti pensare alle succose informazioni di Paolo Rodari sullo spiazzamento nella sinistra democratica dopo la prolusione del cardinal Bagnasco – che la faccenda assuma anche il profilo di una riflessione bipolare. Leggi Dove va la chiesa dopo le parole di Bagnasco dal blog Cerazade 01 OTT 2011
Moralmente inferiori Non mi sono mai divertito tanto leggendo i giornali. Il vitellone Lavitola era stato invitato a processo da Mentana su La7 , nuovo programma scoop il mercoledì sera, due ore e mezzo di diretta da non-si-sa-dove, con quattro o cinque maschere d’aguzzino a interrogarlo dalla sua salutare latitanza. Giovedì gnocchi ovvero riflessione su quel che s’era visto. Ieri, venerdì, su Repubblica campeggiava un articolo del mio amico Francesco Merlo , un caso fin troppo onorevole di militanza: botte a Lavitola in nome del più fiero disprezzo antropologico, a Francesco non piace l’Italia. 01 OTT 2011
Il taglia & cuci dei pm Quando la giustizia è “bouffonne”, pagliaccesca, succedono cose strane. La giustizia spia sistematicamente Berlusconi. Lo spia illegalmente, perché lo indica come vittima di un reato, il ricatto, che sarebbe stato compiuto a Roma, ma è Napoli a indagare. I verbali finiscono illegalmente in mano ai giornalisti, e se ne lamenta perfino un giudice pugliese. Poi un giudice per le indagini preliminari stabilisce che, se ci sia un reato come il ricatto, è stato consumato a Roma. 28 SET 2011
Liberali con e senza buco Con l’editoriale di Piero Ostellino , impeccabile e controfirmabile, coraggioso e lucido, il Corriere ha dato voce ieri, come ha fatto in altri termini alcune altre volte (Panebianco, gli editorialisti economici della scuola liberista, un certo Battista) a un punto di vista liberale non politicante. Eravamo ancora sotto trauma per aver letto in quel giornale alcuni strani pezzi recenti di Ernesto Galli della Loggia, intelligente osservatore di cose italiane; l’ultimo, poi, era un appello alla lotta politica nel partito di Berlusconi. 27 SET 2011