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Obama, il correttismo e il marchingegno della speranziella

Se ce la facesse Obama, dovremmo prepararci a una nuova temperie mondiale, in un alone vittorioso di ideologicamente corretto. La coppia Romney è bianca che più bianca non si può, lui è un businessman pacchiano ma pragmatico e affidabile, lei la First Lady dei buoni biscottini, il tutto molto americano, e se dell’Europa si parla è perché è un rischio, comprese le cattive abitudini da non importare. La coppia Obama sa di Harvard, Law School, e di orto biologico. Leggi La grande vigilia di The Tank - Leggi Meglio manager che messia di Mattia Ferraresi - Leggi Lo swing state. Quanto kosher serve a Romney per vincere le elezioni di Giulio Meotti - Leggi Votare alle elezioni americane fisso di Maurizio Milani

04 NOV 2012

A ciascuno il suo sfogo

Il Cav. e il suo servo matto

Il 24 ottobre Berlusconi ha detto che usciva dalla scena attiva della lotta per il potere, che investiva volentieri una nuova generazione del compito di crearsi una legittimazione (elezioni primarie) e di combattere nel solco di una tradizione popolare e liberale ormai quasi ventennale, con una nuova leadership. Inoltre ha detto che Monti ha fatto molti errori, ma la decisione di un anno fa, di farsi da parte e aprire ai tecnici come soluzione, lui, Berlusconi, la rivendicava come positiva, perché la direzione di marcia del governo è pro mercato, è liberale e riformatrice, perché Monti non è un tipo da “caccia alle streghe”.

01 NOV 2012

Grillo, sono arrivato tre

Nella vecchia Italia in bianco e nero, analfabeta per miseria e tradizione, il ciclista che tagliava per primo il traguardo si metteva a sfavore di telecamera e con uno sguardo malinconico, frutto di antica fame, proclamava nel microfono: “Sono contento, sono arrivato uno”. In questo delizioso paese a colori, credulone e disincantato insieme, cinico e bugiardo, Beppe Grillo, la versione finale e suprema dell’analfabetismo politico a pancia piena, lascia che una pletora di lecchini travestiti da Giornalista Collettivo dica per lui: “Ha vinto, è arrivato tre”. Leggi In Sicilia vince Crocetta ma a decidere saranno ancora Lombardo e i suoi di Giuseppe Sottile - Leggi Il Pdl non sbanda

30 OTT 2012

Non sarà un verdetto grottesco a cancellare il Cav. dalla storia

Non dico si debbano tributare onori divini, l’apoteosi del diritto romano, a Berlusconi: sarebbe il primo a riderne. Oltretutto giusto ieri ha dato la sua interpretazione del ritiro: mi ritiro, cioè no. Grandioso e surreale. Ma comunque vadano le cose, la damnatio memoriae, con abolizione del nome per generazioni e sfregio del silenzio coatto imposto anche solo al suo ricordo, questo è un po’ troppo per un leader democratico che ha trasformato un grande Paese in diciotto anni di vita pubblica sulla scena europea e mondiale.

28 OTT 2012

Berlusconi in Kenia può respirare l’aria di una moderna democrazia

Non ho mai avuto dubbi, e se la parte peggiore di me ne abbia avuti quella appena più decente se li è tenuti per sé, e ho guardato come si dipanava la cosa. Da subito si è capito che Berlusconi si divertiva in modo candido, scollacciato, burlesco e una punta indecente (ma nemmeno poi tanto, le esagerazioni da intercettazione sono da tenere a bada). Chi equipara il casting di Arcore (minorenni? mica è la Bbc di Savile!) a un réseau di prostituzione libertina fuorilegge, alla DSK, è un cretino o un bugiardo per faziosità politica.

28 OTT 2012

La Repubblica di Angelino

Dicono che il segretario del Pdl Alfano si dovrebbe dimettere per consentire primarie ad armi pari. Troppo zelo. Non lo ha fatto neanche il segretario del Pd Bersani, e nessuno prima di lui, nelle primarie spontanee, non codificate, che sono recente tradizione nella tumultuosa e incerta democrazia italiana. (A proposito, la prima cosa da fare, visto che questa passione di dare ai cittadini la scelta da subito si è diffusa in modo travolgente, è codificare per legge, il più liberamente possibile, le primarie). Leggi Bollettino delle primarie

26 OTT 2012

Bravo Cav., grande uscita di scena

Ha giocato con la sua incertezza, tormento di una vita da decisionista, poi ha scelto ed è stato serio, responsabile, politicamente intelligente. Ha proclamato con poche parole la fine di un’epoca, quella del carisma personale, delle emozioni, dei grandi progetti sognatori, del fuoco nella pancia, e ha stabilito e promosso un rinnovamento radicale da affidare ad altri. Leggi Nel dopo Berlusconi c’è anche Monti di Salvatore Merlo

25 OTT 2012

Quei saggi anziani pronti a farsi da parte

Sono cresciuto nella venerazione per questa frase di Benedetto Croce: "I giovani? Devono soltanto invecchiare". Diventato vecchiotto, sono piombato nell’imbarazzo. È una stupidaggine? Non direi. I vecchi - posto che non siano totalmente rincoglioniti- hanno una superiorità naturale, esperienza e cultura, memoria e saggezza, equilibrio nella passione, sense of humour e malinconia. La loro opacità di sguardo, la fatica che fanno a mettere a fuoco l’istante, consente loro, paradossalmente, di vedere meglio il futuro alla luce del presente e del passato.

22 OTT 2012

Bersani e Vendola contro i banditi della finanza: osceno

Quando sento Vendola e Bersani che straparlano (male) della finanza, che accusano di banditismo i creatori e gestori di fondi internazionali, che minacciano l’interdetto contro il rinnegato Renzi per una modesta e innocente cena pubblica con i finanzieri, mi domando in che mondo vivano. Finanza e mercati aperti hanno emancipato negli ultimi vent’anni le economie povere di un terzo abbondante del mondo, forse della metà del mondo. Finanza e mercati aperti sono connessi alla rete e alla sua interdipendenza mondiale, dunque hanno per sé il futuro.

21 OTT 2012

Il “che fare?” dei berluscones

O  si scioglie o si muove. O fa qualcosa per iniziativa del padre e fondatore, il Cav., oppure l’iniziativa la devono prendere coloro che sono rimasti intrappolati, per così dire, nel partito di maggioranza vincitore delle scorse elezioni politiche, e prima di tutto il quarantenne (come Renzi) che Berlusconi stesso aveva scelto come portavoce e successore dopo la batosta prefigurante di Milano, Angelino Alfano. Se Alfano non fa qualcosa di simile, il Pdl ha come unico destino possibile il compimento della lenta agonia attuale. Leggi Alfano scalda i muscoli per salvare il Pdl dal destino “bad company” di Alessandra Sardoni

20 OTT 2012
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