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Breve storia di una rivoluzione quasi fatta

La vita infernale dell’assenteista cronico al tempo di Brunetta

Il campanello era guasto, mia moglie mi aveva chiuso in cantina, ero in soffitta a cercare il termometro, ero morto e non potevo aprire la porta al medico fiscale. Un tizio ha fatto ricorso al Tar perché, assente dal lavoro per malattia, stava facendo la doccia e non ha sentito il medico suonare. Un altro perché ha avuto una colica proprio mentre quell’inopportuno del dottore arrivava con la valigetta. Sono gli assenti dal lavoro per malattia, popolo di bronchitici, tonsillitici, asmatici, gente veramente giù di forma, dipendenti pubblici vessati da Renato Brunetta, ragazzi svaporati a cui succedono cose pazzesche.

04 NOV 2009

Signora mia, non esistono più i raffreddori di una volta

Se il piccolo starnutisce la mamma sobbalza, gli tocca la fronte, gli prova la febbre, telefona al pediatra. Trentasette e uno è il sintomo di una suina strisciante, da qualche parte su Internet c’è scritto di non sottovalutare le febbriciattole. Il bambino con trentasette e mezzo viene portato al pronto soccorso, perché ha “una brutta tosse”. Non esiste la tosse normale, la tosse da asilo, da raffreddamento, da autunno: solo brutte tossi che significano almeno influenza A.

04 NOV 2009

Le pozzanghere del pettegolezzo

Un attacco centrato sui sanitari del cesso” è la definizione geniale di Marco D’Eramo per le vicende erotiche utilizzate come arma politica. Le foto scattate in bagno col telefonino da un paio di ragazze sono state sui giornali per mesi, in effetti, corredate da pensosi commenti. Tutti chiamati a discutere di puttane, di morale e adesso di viados e di Tor di Quinto.

30 OTT 2009

Il focolare di Marrazzo

Ora che a tutti dispiace sinceramente per Marrazzo, un uomo distrutto, e lui in effetti va in ospedale a farsi certificare lo stress da caso trans, ora che ogni trans che passa per strada sorride e afferma che sì, certo, Marrazzo lo conosceva benissimo, anni e anni di frequentazione e soddisfazione reciproca, ora che davvero sarebbe il caso di finirla con le foto di Natalia e della Brendona, casa Marrazzo si chiude con lui che va in convento.

28 OTT 2009

Maschilismi

Così la Casa Bianca è diventata uno spogliatoio di calcetto

All’improvviso la Casa Bianca si è trasformata in uno spogliatoio di calcetto, la massima espressione del maschilismo contemporaneo a sfondo sportivo, un posto dove le ragazze sono escluse dalle decisioni importanti e dalle partite di basket, ha scritto domenica il New York Times, il luogo in cui il presidente degli Stati Uniti si circonda soltanto dei suoi ragazzi: fra loro parlano per metafore sportive, si chiamano “dude”, compare, fanno cose da maschi tipo orribili sport di squadra, bevono birra e sperano intensamente in un bel weekend di golf.

27 OTT 2009

Quella non era paideia, questa non è giustizia

Lui ragazzino magro e già vizioso, lei donna dai molti amanti ora sul viale del tramonto, poi coperte di ermellino, collane di perle, ginocchia nude, asciugamani inzuppati perché Chéri lascia sempre il bagno in condizioni disastrose, le bugie di lei: “Sì, per quanto bello, lo cambierei con un altro, se non si trattasse di un caso di coscienza”. Un caso di paideia.

25 OTT 2009

Lo scandalo perfetto

La sinistra è sempre avanti, non soltanto nelle voluttà

La maldicenza dipinge scenari pazzeschi: Repubblica arriva a scrivere che Marrazzo avrebbe dichiarato agli inquirenti di essere stato derubato dei soldi nel portafoglio durante un incontro mercenario con un transessuale. I soliti cinquanta o ottantamila euro per le piccole spese. “Si cerca di infangare l’uomo Marrazzo per colpire il presidente Marrazzo. Quel filmato, se davvero esiste, è un falso. E’ stato sventato un tentativo di estorsione basato su una bufala”. E’ senz’altro così, ma se Marrazzo fosse stato ancora conduttore di “Mi manda Raitre”, avrebbe dovuto fare come Letterman.

23 OTT 2009

Ecce homo

Va bene il corpo delle donne, gli appelli, le firme, l’indignazione, ma al corpo degli uomini chi ci pensa? Chi li difenderà da loro stessi, chi si scaglierà contro lo sfruttamento dell’avvenenza, chi protesterà contro l’uso velinizzante dell’autobiografia? “Sono consapevole di essere in qualche modo definito una persona di successo”, scrive Matteo Marzotto nelle prime due righe di “Volare alto, quel che ho imparato fin qui dalla vita”.

21 OTT 2009

Perché da ragazzi non si può sognare il posto fisso

Il posto fisso è tutto, viva il posto fisso. Tremonti crede al posto fisso, noi ci inchiniamo al posto fisso, io ringrazio il posto fisso e il mutuo per trent’anni e la malattia e la maternità. Mi piace il posto fisso, sono grata di avere un posto fisso, auguro a tutti il posto fisso e una vecchiaia fissa e serena. Però da ragazzi non si può sognare il posto fisso. Leggi Clooney e Brunetta contro Tremonti - Leggi il commento di Cerazade - Leggi i commenti dei lettori

20 OTT 2009

Tutto ma non i calzini turchesi, per favore

Dario Franceschini ha lanciato un appello molto serio, l’ha fatto mostrando un polpaccio vestito con una calza un po’ scesa, che faceva le pieghe: calzini turchesi per tutti. Ecco, oltre alle cravatte larghe come borse dell’acqua calda, oltre ai colli ortopedici delle camicie, oltre ai pantaloni senza pinces, pure i calzini turchesi per coltivare meglio l’orrore umano. I calzini (ma la parola già da sola dà i brividi, viene in mente un uomo senza vestiti e con l’aggravante, appunto, dei calzini dimenticati addosso, magari a righe) sono solo blu. Leggi La passeggiata del giudice in “calze turchesi” e i linciaggi d’antan di Giuliano Ferrara

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