La cosa che ci riesce meglio, quando invidiamo qualcuno, è trovargli un difetto. Un’ombra, uno sbaglio, una disperazione nascosta. Qualcosa che immediatamente ridimensioni la bellezza, la bravura e la brillantezza. Basta un pettegolezzo, basta avere voglia di crederci ed ecco che ci sentiamo già consolati, in parte, per quel senso di inadeguatezza che ci aveva colto, per la frustrazione che ci prende, a volte, quando qualcosa non smette di brillare, facendoci sentire, per contrasto o per meschineria, un pezzo di ferro arrugginito.