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Il ritorno dell'asse Salvini-Conte-Travaglio
I tre fenomeni hanno fatto partire l'operazione "Colbacchi puliti" per cianciare strumentalmente sulla corruzione in Ucraina
“Salvini sposa la frenata delle armi sull’Ucraina. Unità con Conte, scontro col ministro della Difesa”: era il titolo di Repubblica.it di sabato scorso. Domenica, il giornale di Travaglio applaudì in prima pagina il Salvini che scaracchiava sugli aiuti militari del ministro Crosetto a Zelensky, cianciando strumentalmente sulla corruzione in Ucraina. Era partita, grazie a Salvini, Travaglio e Conte, l’operazione “Colbacchi puliti”. E si era spinto, il gruppazzo, a citare Falcone: “Seguite il denaro”, aveva raccomandato lui.
E’ che esistono le fasi. In questa, l’indicazione sembra andare di moda soprattutto per l’Ucraina. Per l’Italia, meno. Non sulla separazione delle carriere dei magistrati, come è noto, ma nemmeno sulla pista della pecunia in quanto tale, poiché potrebbe sfiorare varietà e verità sui rapporti finanziari coperti tra Putin e sappiamo noi chi (il direttore del Foglio non me lo vuole far scrivere: vergogna!). Di modo che si continui a navigare, noi poveretti, in un’Italia permanentemente schiacciata da numerose morse di ferro. Al momento, perfino da una morsa irresistibile come quella del trio “Salvini-Conte-Travaglio”. Notando come, mai una volta, la democrazia sia stata capace di obbligare tre fenomeni così somiglianti a darsi la mano per impestarci, almeno, con un’unica puzza.
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