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Lo sconvolgente scoop dell'Anm
Gente da concorso e di cervelli coi fiocchi, che ha scovato e pubblicato una lettera del '94 in cui Nordio, allora pm, si diceva contrario alla separazione delle carriere. Si pubblica qui il pensiero - giusto o sbagliato, di sicuro autentico - di Giovanni Falcone
Separazione delle carriere? Scoop. L’Associazione nazionale magistrati, gran gente da concorso e di cervelli coi fiocchi, ha scovato e pubblica oggi una lettera del ‘94, di 31 anni fa, in cui il ministro Nordio, allora pm, si disse contrario alla separazione delle carriere. Perciò. Con le palle trafitte dall’orchite, si pubblica qui per un’altra volta, di certo l’ultima, il pensiero forse giusto, forse sbagliato, comunque autentico, di Giovanni Falcone. 34 anni fa. Più di 31. Pensiero, tra parentesi, del quale negarono l’esistenza Piero Grasso e Giancarlo Caselli, a dirne due, ma, di seguito, tutti i magistrati il cui cognome iniziava per A, per B, per C, D, E, F, G, H, I, L, M, oppure per N ( esempio, Nordio), poi per O, P, Q, R, S, T, U, V e Z.
Volle, Falcone, chiarirlo per bene a Mario Pirani, Repubblica, il 3 ottobre 1991: “Il giudice si staglia come figura neutrale, non coinvolta, al di sopra delle parti. Contraddice tutto ciò il fatto che, avendo formazione e carriere unificate, con destinazioni e ruoli intercambiabili, giudici e Pm siano, in realtà, indistinguibili gli uni dagli altri. Chi, come me, richiede che siano, invece, due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico dell’indipendenza del magistrato, desideroso di porre il Pm sotto il controllo dell’Esecutivo”. Cosicché, nel mentre, il povero Falcone sembrava voler sussurrare ai colleghi: “Vist? O no’? M’avite ‘o veramente scassat ‘u cazz”.


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Un'ostensibile speranza

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