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L'hanno dovuto scrivere alla fine: assolto anche Dell'Utri

Andrea Marcenaro

La Corte di Cassazione ha corretto quella d'Appello: “Gli imputati sono assolti per non aver commesso il fatto”. Non tentarono patti. Scusate se è poco

La Corte d’Appello di Palermo, due anni fa: “La trattativa ci fu, ma non costituisce reato”. Imputati assolti. La Corte di Cassazione ha corretto: “Gli imputati sono assolti per non aver commesso il fatto”. Non tentarono patti. Scusate se è poco. Si mette quindi la parola fine, ha scritto Repubblica, “al processo per la trattativa Stato-mafia che ha visto imputati a Palermo gli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno e poi anche l’ex senatore Marcello Dell’Utri”. “E poi… anche”. “Anche l’ex senatore”. Assolto. Fine “anche” per quello. Già. E tutti l’hanno dovuto scrivere. “Anche” l’aperto direttore Molinari l’ha dovuto scrivere: “Assolto, ‘anche’, Dell’Utri”.  “Anche’ lui”, ha titolato, forse tremante. Però l’ha fatto. Ed è stato bello. Molto. Perché è successo grazie “anche” al nulla osta, probabilmente inevitabile, elargito all’inclito Molinari “anche” dai trentennali spompinatori di pubblici ministeri che continuano a comandare a Repubblica.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.