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Il medico giusto per i progressisti contro Teheran a targhe alterne

Andrea Marcenaro

Dobbiamo scoprire chi consultano per il mal di testa i militanti contro l'Iran quando manda a morte le ragazze che si tagliano i capelli, ma che tifano Iran quando vuole cancellare Israele dalla faccia della terra

E’ un fenomeno che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, di tutti i mesi, da troppi anni. Si resta perciò (vagamente) curiosi di sapere se: i militanti che si sentono superprogressisti sempre, che stanno contro Teheran quando manda a morte le ragazze che si tagliano i capelli, o che escono da sole, che squarta gli amanti e impicca pubblicamente gli omosessuali così come i ragazzi che suonano la chitarra; quegli stessi militanti, cioè, che si sentono superprogressisti anche allorché tifano invece per Teheran e per i suoi hezbollah quando questi ultimi vogliono cancellare dalla faccia della terra Israele, paese nel quale le donne possono fare come gli pare, gli omosessuali pure e  le chitarre vengono suonate a palla, ecco, questo appunto saremmo (vagamente) curiosi di sapere: ma questi qui, proprio questi, essi stessi, centomila in uno ma nessuno, esattamente loro in quanto loro, quando gli piglia il mal di testa ricorderanno di chiamare l’urologo?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.