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Le riflessioni di Tremonti "colpiscono"

Andrea Marcenaro

Racconti di una consapevolezza più civile, conscia dei diritti e dei doveri, rispettosa della democrazia, consapevole del degrado della politica, e il tuo interlocutore crolla

Una nuova consapevolezza si è fatta largo. Più civile, più cosciente dei diritti e dei doveri dei governati, più rispettosa dell’autonomia degli eletti e della democrazia, più conscia della degenerazione politica passata, più impegnata nello scegliere con saggezza le candidature elettorali, più trasparente, con il cittadino entusiasta di imboccare finalmente una strada per davvero europea e con quell’ingenuità sognante che accompagna da sempre i tentativi generosi, quand’ecco che, ancora non avevi finito di orecchiare il signore che raccontava all’amico di come avesse letto queste parole nell’ultima riflessione di Giulio Tremonti, e l’altro era già svenuto.
 

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.