
Andrea's Version
Sinfonia per il carcere
"Buttate via la chiave", "che famiglia di merda". Dai leghisti ai piddini tutta Italia unita nella lotta ai fascio-palestrati accusati di aver ucciso Willy
In lotta tutti uniti: leghisti con un cuore , grilloidi, piddini, ex renziani o tuttora renziani, neolombrosiani, vecchi sociologi, nuovi liberali, antichi innamorati di Di Pietro poi pentiti, freschi d’amore travagliastro, popolaccio e pensatori, poi lettori del Foglio come del Fatto tutti insieme, o quasi, nella guerra per l’ergastolo a quei due. E brevi manu: le chiavi della cella da buttare, che famiglia di merda, basta con quelle pene sull’andante, viva il carcere duro, niente permessi, basta sconti, stop a mollaggini tipo Jonny lo Zingaro e che non rompa i coglioni coi diritti del detenuto, quel Battisti. Una sinfonia per il carcere, via fascio-palestrati, come non si sentiva da decenni. E ora, ora che un minimo di mal sopportata difesa individual-occidentale tenta lo sforzo sovrumano di fare capolino, capita perfino di leggere che potrebbero non essere stati loro. Una possibilità su mille? Sia pure. In ogni caso, perché questo è ciò che conta, nemmeno una virgola deve andar sottratta al conforto regalatoci dalla tintinnante unità del paese. A proposito: dopo su che porcata lottiamo?
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- Andrea Marcenaro
E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.