Ernesto Galli Della Loggia (foto LaPresse)

Il bel Della Loggia

Andrea Marcenaro

L'Italia perduta, tra lo scegliere una partnership occulta con la Russia di Putin, e un’altra, non meno occulta, con l’America di Trump

Davvero apprezzabile, a parte gli scherzi e le mie recenti volgarità nei suoi confronti, l’Italia della politica estera perduta e raccontata con acume dal professor Della Loggia sul Corriere di ieri. L’Italia che non può più barcamenarsi tra est e ovest. Che si ritrova, unica alternativa, tra lo scegliere una partnership occulta con la Russia di Putin, e un’altra, non meno occulta, con l’America di Trump. L’agonia, per conseguenza, di un’ovvia duplicità, e secolare, intesa sempre altrove come doppiezza. L’Unione europea di Bruxelles rimasta unico, insomma, e ultimo scenario possibile. L’Italia in balìa dell’egemonia tedesca. Diciamo meglio: obbligata a schierarsi con Putin, o con Trump, esattamente per uscire da quell’incubo. Bon. Allora non so a voi, ma a me due cose hanno messo allegria: di questi tempi grami esiste ancora, primo, un analista tanto rigoroso. Secondo: è stato capace, un pensatore del genere, di votare i Giggini e i Giggetti. Di delegare loro la soluzione di cotanto rebus. Ricordando in tal modo un’altra grande: l’Anna Marchesini della Bella figheira.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.