Danilo Toninelli (foto LaPresse)

Mettiamoli alla prova, aspettiamo a giudicare

Andrea Marcenaro

Il decreto Genova, quello sulla sicurezza. Poi il reddito di cittadinanza. E diamoglielo un altro po' di tempo, suvvia!

Ancora? Ancora. Mettiamoli alla prova, aspettiamo a giudicare. Magari le fanno, le corsie del ponte con quelle stupide striscette. E bene. Per intanto, sappiamo che ci faremo sopra il pic nic con i pargoli. Hai detto niente. Aspettiamo. Perché quanto al lavoro, quello crescerà senz’altro. Sarebbe da deficienti promettere che troveranno dodici milioni di occasioni lavorative da proporre ai redditi di cittadinanza. E alla terza che il redditando rifiuta, sciò, a quel punto s’attacca. Da deficienti o da mascalzoni. E quest’ultima va esclusa. Dice: la sicurezza però? Possiamo dare un giudizio netto, farà cacare almeno quella, o nemmeno? Alt! Parrebbe, a prima vista, una cloaca tale da far sembrare la maxima una cannuccia per l’Oransoda. E poi, vedi caso, se Mattarella firma? Prudenza, perciò. E’ la virtù dei forti, la prudenza. E noi siamo forti. Siamo i più intelligenti. Siamo di quelli che guardando un porno trovano originalissimo ripetersi l’un con l’altro, ogni due per tre, che la trama, però, la trama signora mia fa acqua.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.