Luigi Di Maio (foto LaPresse)

E beneficiati (grillini) s'incazzarono con i benefattori (giornalisti)

Andrea Marcenaro

La lista di Di Majo e l'eterogenesi dei fessi

L’acqua con le orecchie, gli portarono. Vennero amati quando raccontarono, con tanto di verbali secretati, che il nipote di un cugino della cognata di quel carrozziere, parente di un posteggiatore che aveva guidato la manovra all’indietro di un’automobile, pare di Craxi, si trovava non per caso sulla soglia di un giusto arresto. Vent’anni di successi. Diciamo trenta. Perfino quella cagata di Mafia capitale. Quell’altra dei terribili Occhionero. Partirono di tango al primo tocco di chitarra della principale procura, ma anche dell’ultima. E ci marciarono alla grande, i babbei a Cinque stelle (copyright Christian Rocca). Ora i beneficiati si sono incazzati coi benefattori. Ma pure le vittime dell’incazzatura, sono incazzate coi beneficiati. Cosicché, non riusciamo a capire se Bonini&Sarzanini (ai quali va tutta la nostra solidarietà di casta) si ritrovino martiri dell’eterogenesi dei fini o di quella dei fessi.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.