Altro che #spelacchio, #fatelovirtuale

Virginia Raggi ci riprova con l'albero pagato da Netflix ma c'è di meglio: l'ologramma del Rijksmuseum di Amsterdam

Alberto Brambilla

Nel 2013 l’agenzia olandese di istallazioni audiovisive Beambrothers creò l’illusione di un albero di Natale sospeso al Rijksmuseum di Amsterdam. L’anno scorso il primo alberello by Raggi #spelacchio fu un mito (morente), e in effetti ottenne notorietà inversamente proporzionale alla sua bellezza. Quest’anno ci sono state polemiche, l’albero è arrivato a Piazza Venezia un po’ malconcio. La prossima, #fatelovirtuale. Auguri.

Di più su questi argomenti:
  • Alberto Brambilla
  • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.