Una Fogliata di libri
L'onesta bugiarda
La recensione del libro di Tove Jansson edito da Iperborea, 246 pp., 18,50 euro
Non ho mai incontrato nessuno che sia così spaventosamente – e lo dico nel vero senso della parola – così spaventosamente onesto come voi”. Finlandese ma di lingua svedese, disegnatrice dei famosi personaggi a fumetti Mumin noti in tutto il mondo, Tove Jansson (1914-2001) è autrice anche di alcuni romanzi di successo, fra cui questo breve ed enigmatico L’onesta bugiarda, caratterizzato dalla compresenza di due figure femminili, Katri e Anna, che in realtà rispecchiano entrambe aspetti diversi e complementari della poliedrica personalità dell’autrice.
Teatro degli avvenimenti è un piccolo e gelido paese dell’estremo nord scandinavo, dove nevica da oltre un mese. Tutto si svolge in un’atmosfera ovattata, in cui i personaggi si muovono con fatica e anche i rapporti umani sembrano imprigionati nel ghiaccio. Katri è una donna giovane e dura, che conduce una vita grama. Dopo la morte dei genitori, convive in una misera stanza con il fratello quindicenne, nei confronti del quale è vigile e protettiva. I due abitano sopra l’emporio del paese, lei si guadagna da vivere con piccole commissioni. Gli abitanti nutrono nei suoi confronti una sorta di timore riverenziale: la sua intelligenza e precisione nei conti sono indiscutibili, ma i suoi grandi occhi gialli mettono a disagio. Katri ha un volto “largo e impassibile che non esprime nulla”, e un sorriso “rapido e inquietante, che lampeggia come una luce al neon, per subito spegnersi”. I bambini del posto, il cui istinto naturale è infallibile, le gridano dietro: “Strega! Strega!“. Anna, da un altro lato, è molto più anziana e un po’ svampita. Vive in una villetta isolata, è timorosa, esce di rado, passa il tempo a disegnare storie per bambini che hanno per protagonisti dei conigli (facile ravvisare in questi tratti l’intento autobiografico dell’autrice). Quando Katri riesce subdolamente a convincere Anna di accogliere in casa sua lei e il fratello, le due personalità femminili entrano inevitabilmente in contrasto. Anna è disordinata e accumulatrice, Katri si sbarazza sbrigativamente di una catasta di vecchi mobili inutili, dal valore unicamente affettivo. Anna è incapace di amministrarsi, Katri prende in mano la contabilità della casa e i rapporti con gli editori. Katri è drastica, risoluta e manipolatrice, le deboli rimostranze di Anna non la fermano, anzi agisce come mossa da avidità e con un oscuro tornaconto. Quale astuto progetto sta orchestrando Katri, ai danni della debole e facilmente ingannabile padrona di casa?
L’onesta bugiarda è un romanzo psicologico, con dialoghi brevi dal ritmo sincopato. Arianna Bonazzi, nella postfazione, lo definisce “sottile e tagliente come una scheggia di ghiaccio”.
Tove Jansson
L’onesta bugiarda
Iperborea, 246 pp., 18,50 euro