una fogliata di libri

Storia del dubbio

Federica Bassignana

La recensione del libro di Gérard Thomas edito da Edizioni Clichy, 160 pp., 15 euro

Nella vita, come nel mondo, nessuna storia ha un percorso lineare. Ma ci sono innumerevoli deviazioni che conducono verso possibilità inattese e la radice di ogni esitazione, cambio di direzione o ritorno sui propri passi è sempre la stessa: il dubbio. Ed è proprio a questo moto dell’animo che Gérard Thomas dedica il suo nuovo libro, Storia del dubbio, dopo aver raccontato, sempre per Edizioni Clichy, la Storia della felicità, Storia dell’amore e Storia del vuoto. Se la vita si fosse ripetuta sempre uguale a sé stessa “non avreste in mano questo libro”, scrive l’autore, che inizia a indagare l’origine del dubbio in una donna e in un uomo vissuti duecentomila anni fa e che, a un certo punto, hanno deciso di spingersi oltre la foresta, “oltre quella vita, oltre la sopravvivenza. Sono stati colti dal dubbio: e se questo non fosse l’unico mondo possibile?”. E’ questa la cifra distintiva dell’uomo, che è diverso dal sasso, dalla quercia o dalla gazzella – come racconta Thomas – grazie alla sua capacità di porsi il dubbio: “Vorrei raccontare come, nei duecentomila anni di storia che abbiamo alle spalle in quanto esseri umani, il dubbio ci abbia consentito di capire quale potesse essere una diversa realtà, e come questo ci abbia cambiati e resi quello che siamo oggi” e lo racconta in cinque prospettive diverse: oltre i confini, oltre il cielo, oltre il potere, oltre la vita e oltre il destino. Thomas presenta personaggi che si sono spinti in ognuno di questi “oltre”, come Claude Monet, Vincent Van Gogh, Charles Darwin, Stephen Hawking, passando per Platone, Niccolò Copernico, Giordano Bruno, Galileo Galilei e ancora, Gesù, Dante, Ulisse. Ognuno di loro ha messo in discussione apparenti certezze, ha scardinato miti, dogmi, credenze, ha guardato verso nuovi orizzonti, ha sfidato regole, si è posto delle semplici domande come: “E se le cose stessero in un altro modo?”, “E se la vita potesse offrire anche altro?”, “Cosa accade quando moriamo?”, “Dio esiste?”, “Che cosa siamo?”, “Che cosa saremo?”. Thomas fa anche un passo ulteriore, guardandoci negli occhi e portandoci a riflettere sui dubbi nella nostra vita e infine, nell’amore. E se è vero che abitiamo le possibilità, come scriveva Emily Dickinson, questo libro ne è una conferma: ogni dubbio apre mondi. E’ lecito, necessario, ma soprattutto: è un dono se, sul margine estremo, si coglie la bellezza della vertigine dello slancio e si ha l’audacia di saltare. Perché non tutto ciò che vacilla cade.

     

Gérard Thomas
Storia del dubbio
Edizioni Clichy, 160 pp., 15 euro

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